Amodeo (Uilt Calabria): “Sacal sta tenendo nascosto il piano industriale”

Nonostante le innumerevoli note sindacali, per mezzo delle quali la UILT Calabria ha più volte richiamato la S.A.CAL. S.p.a. ad agire in conformità alle norme contrattuali in tema di relazioni industriali, "continua la corsa sfrenata, accompagnata da decisioni unilaterali, della società lametina – si legge in una nota del sindacato – ponendo a rischio non solo i livelli occupazionali, bensì l'immagine dell'intero sistema aeroportuale regionale. Basti pensare agli ultimi episodi legati all'infrastruttura crotonese, che hanno avuto riflesso negativo sull'intero territorio nazionale ed internazionale, rischiando di alimentare un clima di sfiducia generale a discapito dell'incremento delle attività.

Intanto si attende lo sciopero dei dipendenti di S.A.CAL. S.p.a. impiegati presso l'infrastruttura reggina, dedicato al personale addetto alle PRM, a cui, ancora ad oggi, non è stata data la possibilità di firmare un contratto a tempo indeterminato, nonostante sia operativo da oltre dieci mesi, ricoprendo una mansione importantissima con grande professionalità, a posto vacante". Inoltre, il segretario regionale della UILT Calabria Luciano Amodeo, ha denunciato, a mezzo di nota sindacale, "l'ennesimo scempio compiuto dalla società in questione, la quale, apportando un ulteriore riduzione di personale dedicato alla Sala Amica (importantissimo servizio offerto alle persone a ridotta mobilità) ridimensionando di fatto le consistenze di quasi il 50%, renderebbe impossibile l'espletamento del servizio offerto secondo l'efficienza richiesta".

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<<Abbiamo chiesto chiarezza anche in questo caso>> afferma Luciano Amodeo, e continuando <<ma la società continua a tacere, tenendo nascosto il piano industriale, qualora ci fosse, mettendo in campo piani d'azione unilaterali che sino ad oggi non hanno dato alcuna tutela né ai livelli occupazionali, né tantomeno alla qualità del servizio offerto>>. Intanto, il 31 luglio c.a., tutti i contratti in essere riguardanti gli addetti alla Sala Amica perderanno la loro efficacia, e nonostante le ripetute richieste di stabilizzazione del personale, nessuna notizia ufficiale è pervenuta a codesta O.S. <<ci chiediamo perché, a questa società, viene consentito di agire secondo libero arbitrio, spesso bypassando le regole imposte dal CCNL di riferimento, a discapito dei lavoratori e dell'utenza>>.

Per questo motivo ci siamo rivolti anche all'ENAC. La situazione riferita allo scalo aeroportuale di Reggio Calabria, denota un grave momento per la Città Metropolitana, costituendo un reale problema sociale di fronte al quale la UILT Calabria, ha chiesto nei giorni scorsi, durante un sit-in spontaneo dei dipendenti di Alitalia, un urgente incontro con il presidente Oliverio, il quale ha preso l'impegno di voler incontrare tempestivamente l'O.S., congiuntamente alla rappresentanza della S.A.CAL. Incontro che si terrà certamente nei prossimi giorni, come più volte rassicurato. In questo scenario la UILT Calabria ha già aperto la seconda fase delle procedure amministrative di raffreddamento nei confronti di AVIAPARTNER, anch'essa mostrante pura indifferenza di fronte alle regole dettate dalla contrattazione, costringendo il personale a turni di lavoro insostenibili e fuori dai paletti contrattuali, esimendosi dal confronto periodico con le OO.SS.. Non meno importanti, le vicissitudini riguardanti il personale di Alitalia, operante sullo scalo reggino. << Forse qualcuno ha già dimenticato i 44 lavoratori, dipendenti di Alitalia, che, a ridosso della possibile cessione dell'azienda al futuro acquirente, ancora ad oggi non conoscono il proprio futuro, né tanto meno intravedono reali possibilità>>.

Per questo motivo la UILT Calabria alza il livello di guardia, mobilitando tutto il personale in forza all'infrastruttura della Città Metropolitana. Oltre ad aver interessato la politica regionale, il segretario Luciano Amodeo ha più volte interpellato il sindaco di Reggio Calabria, affinché anch'Egli possa prendere importanti posizioni a sostegno del problema sociale dilagante. Si chiede un chiaro piano di sviluppo, nonché un autorevole intervento delle Istituzioni. <<L'aeroporto di Reggio Calabria, non viene sfruttato nei suoi massimi potenziali, e la notizia dell'arrivo di un nuova Compagnia, che sostituirà l'ennesima riduzione di offerta commerciale dettata da Alitalia, non può far cantare vittoria a mezzo di slogan elettorali privi di senso e fondamento, che, talvolta, lasciano intravedere l'impreparazione degli addetti ai lavori di fronte alle tematiche riguardanti il sistema aeroportuale regionale>>. Occorrono politiche manageriali coraggiose e competenti affinché il personale operante sugli scali calabresi possa intravedere la speranza di mantenere saldo il diritto al lavoro, il diritto già acquisito da anni. In attesa che il tavolo politico possa costituirsi, come promesso pubblicamente dal presidente Oliverio, a seguito dello sciopero già proclamato della durata di quattro ore per giorno 18 c.m., in assenza di risposte chiare, il segretario regionale Luciano Amodeo annuncia azioni sindacali costanti, utili a ripristinare una giusta tabella di marcia, per lo sviluppo del sistema aeroportuale calabrese, in favore dell'occupazione e dell'utenza.