Roma: chieste in Appello 10 condanne per i narcotrafficanti legati alla 'ndrangheta

Mollace Francesco 500Più di 70 anni di carcere sono stati complessivamente chiesti dal Pg Francesco Mollace (nella foto) nel processo d'appello per un'associazione finalizzata al traffico internazionale di droga, aggravata dal metodo mafioso. In sostanza, il rappresentante della pubblica accusa ha chiesto alla II Corte d'appello capitolina di confermare la sentenza pronunciata nel maggio dello scorso anno dal gup dopo il rito abbreviato nei confronti di: Bruno Crisafi (20 anni), Vincenzo Crisafi (12 anni), Stefano Massimo Fontolan (50 anni), Giuseppe Langella (6 anni), Antonio Pizzata (10 anni), Francesco Pizzata (12 anni), Giovanni Scognamiglio (2 anni e mezzo), Antonio Sestito (4 anni), Davide Sestito (4 anni) e Francesco Virgilio (2 anni).

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Il processo di primo grado fu la conclusione di una complessa indagine che vide confluire in un unico processo tre diversi procedimenti, denominati rispettivamente 'Nuvola', 'Codice San Luca' e 'Buena Hora 2'. Tre operazioni di polizia che trovarono convergenze, in un quadro generale che portò gli investigatori a ritenere esistente un grosso traffico internazionale di droga (tra l'altro, anche un carico dalla Spagna di 160 kg). In questo quadro s'inserirono le dichiarazioni di Gianni Cretarola - poi collaboratore di giustizia - uno degli autori dell'omicidio a Roma del boss calabrese Vincenzo Femia. Fu proprio Cretarola a ricostruire il contesto criminale, le singole importazioni (tentate o consumate) di droga, oltre che altri delitti, tra cui una gambizzazione. In sintesi, le indagini sull'omicidio di Femia portarono all'identificazione del collaboratore, che permise di ricostruire una complessa rete di persone dedite principalmente all'importazione e allo spaccio di droga. Da questa vicenda sono nati più procedimenti penali. Per la morte di Femia nei giorni scorsi è stato celebrato il processo d'appello (con due condanne, di cui una all'ergastolo); un altro maxi processo è ancora in corso in tribunale. Quello di oggi è il processo d'appello nei confronti degli imputati che scelsero di essere giudicati col rito abbreviato. A inizio novembre la sentenza.