Precari Lsu-Lpu, Fp Cgil: "Assemblea ha deciso per la mobilitazione permanente"

«Cosa è cambiato nel corso del tempo, dal 2015, anno in cui è partito il percorso di stabilizazzione dei lavoratori Lsu/Lpu, ad oggi, 2018, quando su 4600 precari di lungo corso in tutta la regione Calabria, solo un centinaio sono stati esclusi dalla possibilità lavorativa, e di questi in gran parte proprio nei comuni del vibonese». E' con questa domanda provocatoria che Luigi Denardo, segretario generale della Cgil di Vibo Valentia, affiancato dal coordinatore provinciale della FP-Cgil di Vibo Luciano Contartese, ha aperto i lavori dell'assemblea dei precari Lsu/Lpu, che questa mattina si è tenuta presso la Sala Consiliare del comune di Arena. «I nostri doveri istituzionali – ha proseguito il massimo dirigente sindacale della Cgil vibonese - finiscono qui. Basta con questa via crucis. Basta con le sfiancanti attese ed incontri. Noi siamo pronti ad iniziare una mobilitazione ad oltranza. In continuità con la lotta già avviata con l'"Accampamento Lavoro" e poi sui tetti della Provincia, oggi daremo inizio ad una nuova battaglia, con un presidio permanente nel cuore della città capoluogo, di fronte alla prefettura di Vibo Valentia, per dare la giusta visibilità e voce a questa disperata quanto vergognosa situazione».

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A queste parole è seguito un lungo ed unanime applauso dei lavoratori precari presenti rimasti senza alcun rinnovo contrattuale, provenienti dai vari comuni dell'interland vibonese. Questa dunque, la decisione dei lavoratori e del sindacato della Cgil che, unitamente anche al sindacato della Cisl, da lunedì mattina organizzeranno un presidio su Corso Vittorio Emanuele. «Bisogna che ognuno, ai vari livelli – ha continuato il sindacalista Denardo rivolgendosi alla platea di lavoratori– si assuma le proprie responsabilità. Non ci muoveremo dal nostro presidio finché non verrà riconosciuto il vostro status giuridico, lavorativo ed economico. Non basta più una pacca sulla spalla e la vana rassicurazione che tutto si sistemerà. Non ci è stata data altra possibilità. Prima arriverà una risposta – ha concluso Denardo - prima arresteremo la nostra battaglia». Da lunedì mattina, dunque, sul corso principale della città di Vibo Valentia, i lavoratori precari monteranno il proprio presidio di protesta, per allestire, simbolicamente, «la vetrina di questa ennesima vergogna».