Roccella Ionica: ritrovata la statua di Sant'Ilarione

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Nell'ottobre dello scorso anno, la comunità caulonese veniva a conoscenza del furto della Statuetta in legno, dipinta a mano, raffigurante S. Ilarione Abate, risalente al periodo compreso tra fine del 1700 e gli inizi del 1800, di proprietà della Curia Vescovile Locri-Gerace. La statua è stata asportata da ignoti ad agosto, ma solo il primo ottobre 2018 il frate eremita francese Frederic Vermorel, custode dell'Eremo di Sant'Ilarione, sito in C.da San Nicola, venendo a conoscenza del furto formalizzava la denuncia presso la Stazione Carabinieri di Caulonia.
L'evento suscitava parecchio sgomento non solo nella cittadinanza, assai devota a quel Santo, peraltro patrono del Comune ma per l'intera popolazione della diocesi Locri-Gerace, rimasta attonita da un tale ignobile ed inaspettato gesto.
Le ricerche sono durate alcuni mesi e solo il 17 marzo 2019, per la soddisfazione degli operanti e la gioia dei fedeli, la statua è stata ritrovata, grazie alla segnalazione di un cittadino che l'ha rinvenuta occultata all'interno di un sacco di plastica di colore nero dinanzi il portone principale del santuario "Maria SS delle Grazie" di Roccella Jonica.

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La statua sarà riconsegnata alla Curia Vescovile per essere riabbracciata dai devoti.
Il rinvenimento non ha determinato la conclusione delle indagini che proseguiranno al fine di identificare gli autori del furto.

"Il recupero della statuetta di San'Ilarione - e' stato il commento del vescovo di Locri-Gerace, mons. Francesco Oliva, dopo avere saputo la notizia - ci riempie di gioia". Dopo aver rivolto un plauso ai carabinieri, il vescovo ha aggiunto: "Mi auguro che la restituzione della statuetta sia espressione di un sincero pentimento da parte di chi aveva commesso il furto sacrilego. In questo tempo di quaresima rappresenta un bel gesto di speranza". "Come chiesa - ha concluso il vescovo - non possiamo mai abbassare la guardia nel custodire e tutelare il patrimonio di arte e cultura presente nelle nostre chiese. E per questo, rivolgo un grazie anche ai sacerdoti che se ne prendono cura quotidianamente".