Reggio, Martorano (Federazione Italiana Lavoratori): “Protezione civile? Anno zero”

"Meno male che la città è sotto la protezione della Madonna della Consolazione perché, dovesse accadere qualche evento imprevedibile, con l'attuale organizzazione (o meglio disorganizzazione) della Protezione Civile cittadina non resterebbe altro che passare alla conta dei danni e delle vittime.

Eppure, appena qualche anno addietro, a Reggio potevamo contare su un gruppo di Volontari Comunali che aveva raggiunto le 500 unità e su un Piano di Protezione Civile ben congegnato e aggiornato, tanto da costituire un modello per altri comuni limitrofi.

Cosa è successo nel frattempo?

Prendiamo atto che, a partire dalla gestione Commissariale e proseguendo con l'attuale Amministrazione a guida Falcomatà, tutti gli sforzi profusi nel settore sembrano essere stati indirizzati a "smantellare" sistematicamente quanto di buono era stato fatto, riportando, di fatto, la protezione civile cittadina all'anno zero.

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Nel dettaglio:

il Piano di Protezione Civile cittadino risale al 30 Giugno 2008 e ad oggi non è mai stato aggiornato, nonostante nel 2010, l'attuale Sindaco Metropolitano, allora Consigliere della I Circoscrizione, fosse il primo a lamentarsi per il mancato aggiornamento;dal 2012 il Gruppo di Protezione Civile, istituito con Delibera di Giunta Comunale n.206 del 26 Giugno 2012, primo gruppo comunale di una città capoluogo in Calabria, era arrivato a contare, come già accennato, ben 500 volontari; oggi tutto il carico è affidato ai pochi volontari del Gruppo Comunale rimasti e alla "volontà" dei dipendenti comunali, che si sono spesi ad esempio nell'emergenza migranti, peraltro senza vedere in alcun modo premiati tutti i loro sforzi;gli uffici del COC e COM sono oggi inoperativi.

Per non parlare poi del balletto di nomine dirigenziali e di deleghe che han visto il settore Protezione Civile passare dal Dirigente precedente al nuovo Comandante della Polizia Municipale (Delibera di Giunta n.3 del 28 Gennaio e Decreto del Sindaco n. 5 del 31 Gennaio e n.6 dell'11 Febbraio) salvo poi tornare al Dirigente precedente (Decreto del Sindaco n.7 del 14 Febbraio): una danza macabra più che un balletto ci verrebbe da dire.

Bene ha fatto dunque il Sindaco Falcomatà a raccomandare la città alla Madonna della Consolazione: dovrebbe anzi offrire un cero per ogni giorno che passa senza che qualche evento naturale interessi la nostra città dato che, da primo cittadino, è il diretto responsabile della sicurezza dei suoi concittadini". Lo scrive in una nota Martorano (Federazione Italiana Lavoratori).