Falcomatà & co. rinviati a giudizio per il "Caso Miramare"

Falcomata Cons Comunale 26aprile2017di Claudio Cordova - Tutti a giudizio in un processo pubblico in cui – dice qualcuno – voleranno gli stracci. Il Gup di Reggio Calabria, Giovanna Sergi, ha disposto il rinvio a giudizio nei confronti del sindaco della città dello Stretto, Giuseppe Falcomatà, e di diversi tra assessori, ex assessori e burocrati per il "caso Miramare". L'impianto accusatorio del pm Walter Ignazitto supera quindi il vaglio dell'udienza preliminare, con tutti i soggetti che hanno scelto di essere giudicati con il rito ordinario che affronteranno il dibattimento a partire dal prossimo 18 aprile.

Le accuse contestate a vario titolo sono quelle di abuso d'ufficio e falso ideologico e materiale.

Al centro dell'inchiesta la delibera della Giunta comunale con cui l'Amministrazione affidava all'imprenditore Paolo Zagarella, titolare dell'associazione "Il sottoscala", la gestione temporanea del noto albergo Miramare, da tempo chiuso. L'affidamento della gestione della struttura di pregio, notissima in città, sarebbe avvenuto in maniera diretta a Zagarella: questi, infatti, è uno storico amico del sindaco Falcomatà e gli avrebbe anche concesso, in forma gratuita, i locali che avevano ospitato la segreteria politica nella campagna elettorale che porterà l'attuale primo cittadino alla schiacciante vittoria sul centrodestra nella corsa verso Palazzo San Giorgio.

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Una vicenda che creò grande imbarazzo e che scatenò anche la bagarre politica.

Oltre a Falcomatà sono imputati anche il segretario generale del Comune, Giovanna Acquaviva, l'ex dirigente Maria Luisa Spano', gli assessori Saverio Anghelone, Armando Neri (vicesindaco in carica), Patrizia Nardi, Giuseppe Marino, Giovanni Muraca, Antonino Zimbalatti e l'ex assessore Agata Quattrone.

Una delibera, quella del luglio 2015, che sarebbe stata approvata a maggioranza con l'assenza dell'allora assessore, Mattia Neto, che infatti non verrà coinvolta nell'inchiesta del pm Ignazitto. Tra gli imputati anche l'ex assessore ai Lavori pubblici Angela Marciano' che ha scelto il rito abbreviato. Quest'ultima aveva più volte manifestato pubblicamente il suo dissenso sulle procedure di affidamento della gestione del Miramare all'imprenditore Paolo Zagarella.

Marcianò, protagonista di una lunga querelle (terminata con la revoca delle deleghe) con il sindaco Falcomatà, nella propria lettera alla città, rivangò anche la questione "Miramare". Attriti che molto probabilmente riaffioreranno nel corso del dibattimento che si dovrà celebrare davanti al Tribunale Collegiale di Reggio Calabria.