Il sindaco di San Ferdinando, Tripodi: “Perplessità sulla dinamica del rogo”

Moussa BaProseguono le indagini sulla morte di Moussa Ba, il giovane senegalese di 29 anni rimasto ucciso nel rogo verificatosi nella notte fra venerdi' e sabato scorsi nella baraccopoli di San Ferdinando.

Intanto altri 35 migranti che abitavano nella baraccopoli di San Ferdinando si sono trasferiti in Cas della regione, a Isola Capo Rizzuto, Maierato e Reggio Calabria.

Vanno ad aggiungersi ai 26 gia' partiti tra sabato e domenica. Intanto, nella baraccopoli, la situazione e' tranquilla, dopo il rogo che nella notte tra venerdi' e sabato ha provocato la morte di Moussa Ba, 29enne senegalese. Molti dei migranti che vivono nell'area sono ancora impegnati nei campi, anche se la stagione della raccolta degli agrumi e' ormai alla fine.

Il sindaco del paese della piana di Gioia Tauro, Pasquale Tripodi, conversando con l'Agi, esprime qualche perplessita' sulla dinamica dell'accaduto, "perplessita' - dice - diffuse ed espresse piu' volte perche' ogni volta che si verifica un incendio c'e' un morto trovato disteso su un letto.

Eppure una persona giovane, nel momento in cui viene assalita dalle fiamme, e' chiaro che tenta di scappare. Immagino che questa mia perplessita' la possa avere chiunque".

Dunque un possibile incendio doloso? "Sono perplessita' espresse in diverse circostanze, ma che tengo per me - risponde - in quanto ci sono in corso le indagini della Polizia che devono fare il loro corso. Una cosa e' certa: la morte di Becky Moses per cui c'e' una persona indagata per aver commissionato l'omicidio. Questa e' cronaca, storia. Gli altri casi - ribadisce - lasciano perplessita' per come sono avvenuti".

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Il sindaco poi spiega che c'e' un'emergenza igienico-sanitaria nella baraccopoli di San Ferdinando, il quale spiega che i mezzi del comune non possono entrare nel campo per raccogliere il pattume. "Noi provvediamo - dice - alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti sia nella tendopoli (realizzata recentemente dalla Regione vicino alla baraccopoli sempre per ospitare i migranti, ndr) sia all'esterno della baraccopoli, al cui interno non si puo' accedere perche' le baracche sono state costruite in maniera disordinata, tanto da rendere impossibile l'accesso ai mezzi. Poi - aggiunge - non c'e' nessuna cura nella raccolta, non vengono utilizzati i sacchetti per depositare i rifiuti che vengono abbandonati sul terreno, incendiati o sotterrati. Abbiamo fatto dei tentativi - continua Tripodi - ma non c'e' stato nulla da fare. Nella tendopoli, invece, la raccolta viene fatta e l'igiene assicurata".

La Regione, nei mesi scorsi, ha messo un piano che prevede incentivi per i privati che intendessero mettere a disposizione posti letto per i braccianti che operano alle dipendenze delle aziende agrumicole del comprensorio, spesso senza contratto e in cambio di pochi euro per ogni ora di lavoro. "C'e' la determinazione - conferma all'Agi il sindaco Pasquale Tripodi - di svuotare questo perimetro anche perche' c'e' la necessita' di liberare questi spazi per poterli offrire alla Zes (Zona economica speciale, ndr). C'e' da un lato un interesse da parte della Regione che ha dato in comodato d'uso questi terreni destinati ad accogliere gli insediamenti Zes, dall'altro c'e' il problema spinoso di insediamenti di questo genere che creano problemi".

(Foto Ansa)