Rogo nella tendopoli di San Ferdinando: il giovane senegalese è la terza vittima in poco più di un anno

aldodiallo600La vittima, secondo le prime notizie raccolte dagli investigatori, sarebbe un 35enne di nazionalità senegalese, Aldo (era il nome italiano che si era scelto) Diallo. Ancora, secondo quanto si e' appreso, non c'e' stata una identificazione ufficiale, visto che nel rogo sono andati distrutti anche i suoi documenti, ma il nome emerge dai racconti degli altri migranti che vivono nella tendopoli.

Secondo quanto comunicato dalla Prefettura, il nome sarebbe Al Ba Moussa, nato in Senegal il 5 giugno 1990.

L'identificazione e' avvenuta in mattinata dopo che nel corso della notte, gli stessi migranti avevano indicato la vittima come Aldo Diallo. L'equivoco e' nato perche' Diallo mancava all'appello. In mattinata, poi, l'uomo e' stato rintracciato e gli investigatori della Polizia di Stato hanno identificato Ba come la vittima dell'incendio.

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Con l'uomo morto la notte scorsa, sono tre le vittime di incendi nella baraccopoli registrate in un anno. Il 27 gennaio 2018 perse la vita una 26enne nigeriana, Becky Moses. In quel caso l'incendio fu doloso. Pochi mesi dopo la polizia ha fermato una donna ritenuta la mandante del rogo, fatto appiccare per gelosia. Il 2 dicembre 2018, morì Surawa Jaithe, del Gambia, che avrebbe compiuto 18 anni pochi giorni dopo. In precedenza, nella baraccopoli dove nel periodo invernale vivono anche migliaia di migranti impegnati nei lavori di raccolta degli agrumi nei campi della piana di Gioia Tauro, si erano verificati altri incendi che non avevano causate vittime solo per puro caso.