Reggio, emergenza idrica Mosorrofa: Giordano (PRI) scrive al Prefetto

Demetrio Giordano, esponente del Partito Repubblicano Italiano e Segretario sezione "R.Sardiello" – Reggio Calabria, ha inviato una lettera aperta al Prefetto Michele Di Bari per chiedere soluzioni realtivamente all'emergenza idrica che interessa il quartiere Mosorrofa della città.

"Gentile Prefetto, scrivo questa lettera al fine di farLe presente la drammatica situazione cui i cittadini del quartiere Mosorrofa devono affrontare nel loro vivere quotidiano. Mi riferisco al pessimo servizio idrico offerto dal Comune di Reggio Calabria, tema assai caro ai repubblicani reggini come dovrebbe essere noto ai suoi uffici.
Mosorrofa ha sempre sofferto la carenza idrica, indipendentemente dai colori politici di chi ha governato la città, ma mai si è registrata una condizione così grave dovuta alla totale superficialità e negligenza degli attuali amministratori della cosa pubblica".

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"Per individuare la causa dell'annoso problema dobbiamo tornare indietro al 31 ottobre 2015. Quella sera a Reggio Calabria si registravano molte frane e disagi di vario genere, tra cui la rottura di una tubatura che dalla frazione di San Salvatore, tramite delle pompe, serviva il sistema idropotabile per i cittadini di Mosorrofa. Sono passati tre anni e nulla è cambiato.
I tentativi del delegato del Sindaco al servizio idrico di ripristinare la falla del sistema in modo alternativo alla ri-allacciatura precedente si sono dimostrati inutili, l'acqua veniva (e viene) persa per le strade. Il massimo risultato raggiunto dal delegato è la fornitura dell'acqua per cinque ore al giorno (per i più fortunati), dalle 8:00 alle 13:00, che è indubbiamente insufficiente. Durante questi tre anni non sono stati pochi gli interventi e le proteste mie e dei residenti che hanno passato due estati completamente a secco. Non era raro che il servizio veniva sospeso per intere settimane a causa della rottura delle pompe di mandata. Solo la promessa degli amministratori comunali, che ha illuso i cittadini di risolvere definitivamente il problema, non ha provocato pesanti reazioni degli stessi. Il buon senso dei cittadini di Mosorrofa, che pure avevano tante ragioni da rivendicare, ha evitato il peggio. La nostra educazione politica ci ha insegnato che i problemi vanno posti con garbo, se non dovessero essere affrontati bisogna comunque insistere ed alzare la voce, se si persevera allora bisogna urlare. È questo il motivo che oggi mi ha spinto a scrivere direttamente a Lei, rappresentante del governo e vigile sulle Autorità Amministrative.
Siamo sicuri che i costi di un lavoro relativamente esiguo e di spesa contenuta, consentirebbe a quelle popolazioni dimenticate la fruizione di un servizio che renderebbe la loro vita più civile, nel contempo essi vedono scorrere per le strade i loro diritti elementari.
Lei, Signor Prefetto, ha l'autorità per far risolvere urgentemente il problema, e far valere i diritti costituzionali dei cittadini come, per esempio, il diritto alla salute. I cittadini di Mosorrofa si augurano che Lei questa autorità la eserciti.
Non vorremo pensare che, ancora una volta, i residenti di Mosorrofa siano colpevoli di essere cittadini periferici di seconda classe. Mosorrofa, così come tutte le periferie, non può più essere un bacino di voti da sfruttare solo in campagna elettorale. A tal proposito Le chiedo di intervenire personalmente e recuperare ogni atto sino ad oggi compiuto (con poca trasparenza) e prendere i dovuti provvedimenti per ripristinare finalmente il tanto desiderato, e soprattutto dovuto, servizio idrico".