Reggio. Il delegato al Turismo Giovanni Latella: “Aree pedonali e ztl strumenti che incentivano la vocazione turistica della città”

«Le nuove aree pedonali e le zone a traffico limitato recentemente introdotte dall'Amministrazione Falcomatà, deliberate in via sperimentale dalla Giunta comunale nei giorni scorsi, si inseriscono nel più ampio percorso che punta alla valorizzazione del contesto urbano cittadino, nelle zone centrali cosi come nei principali centri della periferia, nella prospettiva del rilancio della vocazione turistica della Città». Lo dichiara il consigliere delegato al Turismo Giovanni Latella commentando il recente deliberato della Giunta comunale.

Il provvedimento adottato dall'Amministrazione comunale prevede l'istituzione di una Z.T.L (zona a traffico limitato) fino al 16 settembre in Via Bruno Buozzi (nel tratto compreso tra via Roma e via III settembre), in Via Zaleuco (nel tratto compreso tra via Giulia e via Biagio Camagna) e in Via Filippini (nel tratto compreso tra via Fata Morgana e via Giulia dalle ore 19,00 alle ore 2,00).

--banner--

Prevista inoltre l'istituzione di aree pedonali in Via dei Pritanei (nel tratto compreso tra via Cavour e via T.Gulli), in Corso Matteotti (nel tratto compreso tra Largo Colombo e via Vollaro), in Via 2 settembre (nel tratto compreso tra via Aschenez e via Torrione) e nelle Traverse F, L, I della via Nazionale di Pellaro (nel tratto compreso tra la via Nazionale stessa e la via Longitudinale).

«Ritengo che gli strumenti sperimentalmente introdotti dall'Amministrazione vadano nella direzione giusta - ha spiegato Latella - è dimostrato infatti che le zone a traffico limitato e le aree pedonali offrono una dimensione del contesto urbano più a misura di cittadino, consentendo ai turisti, ma anche ai reggini, di godere nel periodo estivo di spazi normalmente inibiti per via dell'intenso flusso di traffico».

«Individuare aree specifiche, anche con fasce orarie definite, per limitare la circolazione delle auto - ha aggiunto ancora il consigliere delegato - significa offrire una prospettiva di sviluppo anche alle attività commerciali che intendono richiedere l'utilizzo degli spazi pubblici per attività di ristorazione e accoglienza, o anche per la realizzazione di attività culturali, musicali o di spettacolo. Questo ci consentirà di rendere il tessuto urbano più vivo ed attrattivo, favorendo la fruizione in ottica turistica non solo dei luoghi normalmente deputati allo svago e alla socializzazione, come sono oggi il Lungomare, piazza Italia, piazza Duomo, il Corso Garibaldi, ma anche di nuovi spazi che, seppure ancora in forma sperimentale, vengono sottratti al traffico veicolare, con una conseguente riduzione anche dell'inquinamento ambientale, e consegnati alla fruizione dei cittadini».