Interrogazione del consigliere regionale Alessandro Nicolò sullo svincolo di Laureana di Borrello

"La realizzazione dello svincolo di Laureana di Borrello è come la 'tela di Penelope'. A distanza di anni resta a tutt'oggi un'opera incompiuta sebbene nella risposta ad una mia interrogazione del 2016, l'assessore al ramo dichiarò di avere appreso da Anas che la realizzazione dello svincolo risultava inserita tra le opere prioritarie di cui al Contratto di Programma 2015 nonché nel 'Quadro degli interventi infrastrutturali invarianti realistici e maturi sulla rete stradale' del Piano regionale dei Trasporti approvato con delibera di Giunta regionale n.327 di agosto 2016. Atto dove peraltro si convalidava l'impegno economico previsto per un importo di 38 M€, risultando dunque il progetto prontamente realizzabile".

E' quanto afferma il consigliere regionale Alessandro Nicolò che torna ad occuparsi dell'argomento presentando una nuova interrogazione con richiesta di risposta scritta.

"Incomprensibilmente l'iter procedurale sembra finito in un vicolo cieco, dichiara l'esponente del partito di Giorgia Meloni, allontanando ulteriormente la speranza per i comuni aspromontani del basso Tirreno che da tempo attendono una risposta in tal senso in una regione dove il diritto alla mobilità spesso non è effettivo".

"Tale snodo con gli adeguati innesti connessi alle strade provinciali esistenti - spiega il consigliere - favorirebbe il collegamento rapido dell'alta valle del Mesima con la principale arteria di mobilità della regione. Parliamo quindi non di un'infrastruttura velleitaria ma di primaria necessità in un quadro di interventi sistematici per una migliore integrazione e connessione dei diversi territori della regione. Pertanto, si chiede di conoscere i motivi ostativi ed il perché ancora oggi persiste una situazione di stallo in merito all'avvio dei lavori".

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"Il Presidente della Giunta - conclude Alessandro Nicolò - ci riferisca quali iniziative intenda esperire al fine di procedere celermente all'esecuzione di tale progetto in una logica volta altresì a favorire lo sviluppo socio-economico per i paesi del versante tirrenico-preaspromontano e a scongiurare il rischio di distrazione dei fondi destinati a tale scopo. Pericolo incombente sull'ipotesi che le risorse possano essere dirottate altrove seguendo logiche che non risponderebbero agli interessi prioritari e alla scelta politica di destinazione originaria."