"Racconti e altre storie": il nuovo libro di Nino Mallamaci

coperrtina ombrosa-600x849E' uscito, qualche giorno fa, il "libriccino", come lo stesso autore Nino Mallamaci lo definisce, "Racconti e altre storie". Tuttavia definirlo tale è riduttivo perché le diverse tematiche che vanno dai sentimenti squisitamente amorosi, all'osservazione della realtà contingente, sono affrontate e indagate in profondità con il consueto sguardo, ora ironico e ora profondo e disincantato, avvincendo il lettore che si immedesima nelle situazioni descritte.

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Essendo racconti, ognuno di questi è una storia a sé ma tutti hanno origine dalla concretezza della vita reale, dagli spunti quotidiani che essa offre: l'amore complicato, gli sbarchi nel "Mare mostrum", gli attentati terroristici, le piccole disavventure giornaliere. Se dovessi individuare un filo conduttore comune a tutti i racconti, direi che è l'amore; ma non solo quello fra due innamorati ma anche quello filiale, paterno e anche verso quella parte di umanità rifiutata, disprezzata e poco capita dai cosidetti "Italiani brava gente".

C'è un racconto in questo libro che parla di un naufragio e di un salvataggio e di un riscatto sociale ma temo che questo sia il lato utopistico dell'autore, il quale è un puro di cuore e come tale agisce, anche nella vita reale e anche a costo di andare "contro". Ciò di cui parla il libro sono situazioni che ognuno di noi potrebbe vivere e nelle quali possiamo immedesimarci. L'autore racconta vicende e analizza i personaggi, riuscendo a cogliere tutte le sfumature dei loro sentimenti, anche i più riposti pensieri dell'anima e leggendo pensiamo: "ma è vero, anche io penso questo, anche io ho provato la delusione, la paura dell'amore, il timore della felicità"!

In alcuni racconti viene fuori il lato comico del nostro che, con un linguaggio diretto, riesce a ridere e a farci ridere per l'assurdità di alcune situazioni nelle quali si trova coinvolto; in altri lo sguardo si ferma sulle vicende attuali per le quali, con grande ironia, ipotizza soluzioni paradossali delle quali si ride con amarezza. Io credo che in questo "libriccino", chiunque lo legga possa trovare qualcosa che è già dentro di sé e che con la lettura verrà fuori, facendogli riscoprire moti dell'animo che l'autore è riuscito a individuare , analizzare e descrivere; tutti possiamo, potenzialmente, scrivere un libro ma non tutti vi riusciamo perché mettere i sentimenti su carta e farne scaturire un discorso organico, non è cosa semplice ma è quello che riesce a fare Nino Mallamaci, catturando la nostra attenzione e la nostra curiosità.

Recensione di Alessandra Abbagnara, docente di Lettere