“Vitamina classica. Approccio semiserio alla cultura dell’antico”, la nuova esperienza saggistico-letteraria di Francesco Polopoli

vitaminaclassicaE' un approccio semiserio nei confronti della cultura classica, ma solo per legittimarla senza banalizzarla assolutamente: la divulgazione, sottolinea l'autore, poi, è tale solo quando è aperta a tutti. Il filo conduttore è il ritorno all'antico, come contemporaneità con le memorie: in fondo la nostra consapevolezza è figlia del logos, ovvero della cultura greco-romana. Risvegliarla significa riprendere legami con le nostre radici, perché quanto è stato, checché ne diciamo, continua ad essere materno, paterno, cioè familiare. Pertanto, i valori atavici che ci sono stati tramandati urlano in ognuno di noi e chiedono incessantemente di risorgere, perché sono parte integrante del nostro essere! Si può forse prescindere dagli insegnamenti contenuti nel "mos maiorum" di Catone e dai comportamenti fondamentali della pietas, della constantia e della gravitas? Non si può eludere tantomeno la consistenza morale della sententia "homo bonus, dicendi peritus", che ripresa da Quintiliano nella sua "Institutio Oratoria", sosteneva, in una lungimiranza attualissima, che le capacità dell'eloquio fossero da posporre alle buone virtù morali, prima fra tutte l'onestà, che nascono in seno alla famiglia e che devono essere garantite a livello istituzionale di generazione in generazione. Possiamo forse prescindere, in un percorso formativo che si dica tale, dalla precettistica catoniana o dagli insegnamenti ineludibili di Comenio, Locke, Rousseau e Kant? Quanto al metodo con cui passa la bellezza della tradizione antica è un presente all'indietro, che usa media, telequiz, interviste impossibili, testi musicali, tatuaggi, cartoon, soap opera per poi posare lo sguardo sulle fondamenta della nostra civiltà. Ed il classico è fondamentale, per concludere! Un pensiero, evidenzia l'autore, va a tutti coloro che sono stati sodali e solidali. Che questo lavoro sensibilizzi un'attenzione sociale nel sostenere la ricerca scientifica a sostegno dei pazienti oncoematologici. Un pensiero va pure a quell'Italia dei terremoti che fatica a ritrovare tra le rovine la propria identità e che non rinuncia alla bellezza delle sue pietre: la vitalità di questo sangue, conclude Polopoli, è straordinaria! Il mito dell'araba fenice, potremmo dire, è racchiuso dentro queste storie. Già, Antico presente.

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