Lo spettacolo realizzato da due artisti calabresi “Acquasantissima” a “I Teatri del Sacro”

Entra nel vivo I Teatri Del Sacro, il festival dedicato ai temi della spiritualità in scena adAscoli Picenofino al 23 giugnoper l'edizione del decennale. In occasione di questo importante decennale il Festival torna con una formula rinnovata e quindi accanto ai nuovi spettacoli prodotti ad hoc per l'occasione andranno in scena alcuni tra gli allestimenti più significativi di tema sacro degli ultimi anni. Altra novità è il tema delle Opere di Misericordia, sintesi emblematica di un concetto di carità che si fa azione, coniugando la dimensione verticale del rapporto con Dio con quella orizzontale della solidarietà verso il prossimo. Tutti gli spettacoli sono ad ingresso libero.

Il primo spettacolo in scena il 20 giugno è 82 PIETREin prima nazionale alle ore 18.00 al Teatro Ventidio Basso, presentato dalla compagnia Nutrimenti Terrestri. Siamo in una paesino della Sicilia, una ragazza nuda si aggira sotto la neve, non parla e non ha niente con sé, se non un sacchetto pieno di pietre, 82 pietre.Quel corpo nudo, vulnerabile, funge da detonatore per spogliarci del vestito che portiamo addosso e cucirne uno nuovo, per "vestire gli ignudi" con un abito dello spirito che ci ripari dal gelo che soffia dall'interno del nostro cuore. Appuntamento a San Pietro in Castello alle

Dopo un lavoro di ricerca durato anni, Fabrizio Pugliese torna al Festival con un monologo di spiazzante e inaudita potenza: ACQUASANTISSIMA (ore 22:00, Teatro Ventidio Basso), uno dei due progetti speciali prodotti dal Festival. Lo spettacolo fa riferimento ad "ammonire i peccatori", protagonistaun boss della 'ndrangheta, organizzazione criminale che da sempre utilizza i riferimenti religiosi come codice fra gli affiliati.

CASA DELLO SPETTATORE

Anche per questa edizione partner del Festival è la Casa dello Spettatoreil laboratorio di visione dedicato al pubblico. Per questa VI edizione si è scelto di proporre il laboratorio VISIONI E CONDIVISIONIdedicato al rapporto tra i temi e i linguaggi degli spettacoli e le Opere di Misericordia.Il laboratorio, aperto a tutti e gratuito, prevede un seminario introduttivo e un ciclo di incontri preliminari e successivi alla visione degli spettacoli, curati da Giorgio Testa e Giuseppe Antelmo.

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I TEATRI DEL SACRO è un'iniziativa di Federgat in collaborazione con ACEC, Fondazione Comunicazione e Cultura, Ufficio nazionale per le Comunicazioni Socialidella CEI, con il sostegno del Mibac. Media partner del Festival è PAC – Paneacquaculture, l'iniziativa è realizzata in collaborazione con il Comune e la Diocesi di Ascoli Piceno, Casa dello Spettatore, Minimo Teatro, AMAT, Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, Confcommercio della provincia di Ascoli Piceno, La Casa di Asterione, Libreria Rinascita di Ascoli Piceno.

Giovedì 20 giugno

ore 18.00 | Teatro Ventidio Basso

82 PIETRE

Nutrimenti Terrestri

di Simone Corso

regia Simone Corso e Adriana Mangano

con Antonio Alveario, Simone Corso, Adriana Mangano

costumi Cinzia Preitano

foto di scena Giuseppe Contarini

luci Renzo Di Chio

produzione Maurizio Puglisi per Nutrimenti Terrestri

comunicazione Marta Cutugno

"Vestire gli ignudi"

Una ragazza nuda si aggira sotto la neve che cade fitta per le strade di un piccolo paese montano. Non ha niente con sé, se non un sacchetto pieno di pietre, 82 pietre. Il maresciallo Fugazzotto e il brigadiere Sciacca proveranno a capire di chi si tratti e cosa l'ha portata ad Altarupe quella sera: la giovane non proferisce parola e non interagisce in nessun modo con la realtà che le si muove intorno come se fosse sospesa, in attesa di qualcosa o qualcuno. Ogni comunicazione è interrotta dalla burrasca di neve, la più forte di sempre, e in questo inferno di ghiaccio i dubbi e i demoni che stavano assopiti nei cuori dei due protagonist trovano corpo. La presenza muta e nuda della ragazza porrà Sciacca e Fugazzotto di fronte a qualcosa di insondabile, un mistero che dialoga coi quesiti irrisolti che albergano nell'antro più oscuro della loro anima.

Quel corpo nudo, vulnerabile, il suo apparire nelle loro placide vite (e in quelle di tutti noi) funge da detonatore per spogliarci del vestito che portiamo addosso e cucirne uno nuovo, diverso per forma e forse più scomodo, ma che ci ripari dal gelo che soffia dall'interno del nostro cuore.

Giovedì 20 giugno

ore 22.00 | Teatro Ventidio Basso

ACQUASANTISSIMA

URA Teatro

testo Francesco Aiello, Fabrizio Pugliese

diretto e interpretato da Fabrizio Pugliese

musiche Remo Da Vico

collaborazione alla regia Francesco Aiello

si ringrazia Specchi Sonori (Nidi Teatrali) di Osimo, Scena Verticale (Primavera dei Teatri) di Castrovillari

"Ammonire i peccatori"

Che cosa determina la non contraddizione tra la cultura mafiosa e quella cattolica? Com'è possibile all'interno della stessa Chiesa la presenza di un Dio dei carnefici e un Dio delle vittime? La mafia può contare su miti potenti, riti, norme e simboli di forte presa, senza i quali sarebbe come un popolo senza religione. Grazie a questo I mafiosi hanno costruito un'immagine di sé da "uomini d'onore", paladini dell'ordine che fanno giustizia, ma nella loro lunga storia non hanno mai difeso i deboli contro i forti o I poveri contro i ricchi: la mafia è un fenomeno di classi dirigenti, di potere.

In scena è un mafioso stesso a parlare: le storie e fatti sono filtrati attraverso il suo sguardo con l'intento non di condannare, (troppo facile e troppo spesso acquiescente) ma porre domande, spunti di riflessione. Il testo dello spettacolo nasce da un lunghissimo lavoro di ricerca sulla 'ndrangheta per sondarne la natura arcaica, la capacità silenziosa di ramificare le proprie azioni criminali, di creare quei legami che ne fanno una delle mafie più rispettate e "sicure" (la 'ndrangheta ha un numero assolutamente esiguo di pentiti), e per quella commistione di rituali e regole di comportamento interne estremamente

complesse, quasi fosse una società parallela a quella ufficiale.