L'uomo nero, l'uomo bianco e la misinformation della società massificata

smithtommiedi Fulvio D'Ascola - Tutto scorre in modo veloce, per immagini riflesse, con l' uso retorico della comunicazione in cui si agitano i feticci per colpire ,come un pugno ,lo stomaco della gente. Negli anni sessanta esisteva "L'Uomo Nero", nella prospettiva della disubbidienza di bambini. Chi poteva essere "L'Uomo Nero" nell'immaginario collettivo ? Colui il quale è vestito di nero con mantello e cappello , oppure chi vive nell' ombra dell'oscurità ? Forse qualche dittatore negro che nella fantasia popolare era definito cannibale ? Black, Nigger,Nero, di colore, le parole a volte pesano come macigni e diffuse con velocità sul web o sulle pagine dei giornali ,si diradano nella mente di chi non distingue le differenze ,che non nascono dalle diverse etnie,ma dal diverso approccio con la legalità, con la convivenza civile e con il rispetto delle altrui idee . Slogan su slogan ,da "Prima gli Italiani" a "Restiamo Umani", con posizioni diverse su una tematica molto articolata come il mondo dell' immigrazione ,ormai canalizzata in modo "industriale" e con rotte marittime e percorsi terrestri degni di una Google Map dedicata.

--banner--

L'Italia al centro del Mediterraneo, vittima e carnefice. Nei secoli nelle terre del Sud si è riempita di civiltà Magno Greche e Bizantine,ha edificato torri e spostato paesi dalla riva del mare e dei fiumi, verso le colline. Il sud del mondo,una terra da cui partire,con i bastimenti che da Napoli e Palermo per mesi solcavano le acque dell'Oceano fino ad arrivare in Argentina o negli Stati Uniti. Italiani che emigravano e spostavano il loro corpo in altre parti del mondo, ma l'anima rimaneva appesa al luogo natio. Spazio,luogo e territorio,si ribaltano i pensieri della Scuola di Chicago di Park ,Burgess e McKenzie con le teorie sull' ecologia sociale urbana e viene ripensato il fenomeno dei movimenti di popolazione di Friederich Ratzel padre della geografia politica,umana e sociale. L'uomo nero adesso sbarca nella "Promised Land" dei trafficanti africani, dopo un lungo cammino nelle terre di sabbia , fino alla Libia dove stipati in migliaia e migliaia,dopo avere pagato somme che variano da 7 a 10 mila euro,su barconi o gommoni ,arrivano nei porti europei -Spagna,Francia,Malta - dopo il divieto alle Ong di sbarcare nei porti italiani ,decretato dal Ministro dell'Interno Salvini. Scene di vita urbana vissute, relegate nelle prime pagine di giornali o sul web, dove il Nero è sempre il protagonista negativo,il feticcio che si agita verso l'ignoranza popolare, che ha sostituito il meridionale che arrivava nelle periferie milanesi o torinesi. Il "Non luogo" diventa il peggiore nemico dell'inclusione. "Lo spazio" ,definito fisicamente, racconta storie, attraverso usi e costumi ,attraverso la musica e la cultura diventa vissuto e si trasforma in "luogo". Culture differenti e approcci alla realtà sociale diversi, che non renderanno mai possibile l'integrazione, ma l'inclusione, perché la bellezza delle società esiste nelle differenze, che come tessere di un puzzle si innestano fino a formare un unico scenario multicolore. La società massificata e multimediale ,supera la liquidità di Baumann ,con la Misinformation che nasce per comprendere tutto quello che velocemente sul web o sui mass media ,diventa notizia virale,spesso da verificare,tante volte Fake News.L'uomo Nero, attraverso l'Africa si è aggrappato ai pugni di Muhammad Ali,ai discorsi di Martin Luther King,alla musica di Sam Cooke o di Otis Redding ,fino a salire sul podio con Tommie "The jet" Smith e John Carlos ,primo e secondi nei 200 mt alle Olimpiadi di Città del Messico,che con i guanti neri e il pugno chiuso,simbolo dei Black Panthers manifestavano contro la morte di Luther King e Bob Kennedy. L'uomo bianco ,l'atleta Peter Norman,nella foto che rimane impressa per la grande forza comunicativa gestuale,con il suo sguardo sembra immergersi nei suoi pensieri,quasi come un intruso in un turbine ideologico. Basta soltanto pensare alla grandezza dell'Universo,per comprendere che nonostante tutte le differenze,esistono uguali spazi emozionali,di uomini,donne e bambini, nati in terre colonizzate e depradate da Inglesi,Belgi,Portoghesi,Spagnoli,che non hanno avuto le nostre opportunità. Basterebbe solo un viaggio in luoghi lontani, per comprendere la fortuna che abbiamo. Basterebbe andare nei villaggi dove non esiste acqua, dove il futuro e il risveglio al mattino sono una scommessa da vincere, dove i preti missionari in silenzio realizzano il vero Vangelo,.Perchè non esiste l'Uomo Nero e l'Uomo Bianco,ma esistono la Dignità ,le emozioni e occhi e mani che guardano e toccano, tutto quello che noi abbiamo e loro non hanno, come frammenti di vite spostate .