Cannizzaro "abusivo": ecco perchè il Collegio Regionale dei Maestri di Sci mente sapendo di mentire

Cannizzaro Francesco nuova 500 2 2di Claudio Cordova - Il signor Fiorino Spizzirri, è un "autentico" dott. Jekyll e mr. Hyde, mentre il candidato alla camera dei deputati per Forza Italia, Francesco Cannizzaro , è un "abusivo" maestro di sci, come spiegheremo e proveremo documentalmente.

Il sig. Fiorino Spizzirri, infatti, che oggi ha tentato di difendere l'indifendibile Cannizzaro come solo un innamorato folle sarebbe stato capace di fare, ha dimostrato con la sua "arringa" di non avere alcuna maestria nella tecnica difensiva. Ha dimostrato, infatti, di non possedere memoria e di sottovalutare la capacità dei giornalisti di cercare documenti e verità.

Preso evidentemente dalla "passione" difensiva per il consigliere regionale Francesco Cannizzaro, nella propria missiva, il presidente del Collegio Regionale dei Maestri di sci dimentica (o fa finta di dimenticare) che esistono pronunce del Tar e del Consiglio di Stato che sanciscono autorevolmente che quel corso di formazione gestito dello Sci Club Gambarie 2000 in virtù di convenzione stipulata con la Regione Calabria, non era in alcun modo idoneo alla concessione del titolo di "maestro di sci".

E veniamo al dott. Jekyll e mr. Hyde!

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Il sig. Spizzirri Fiorino, che oggi si affanna a sostenere che a Francesco Cannizzaro spetta il titolo di "maestro di sci", è lo stesso sig. Spizzirri Fiorino che, nella qualità di legale rappresentante del Collegio Nazionale Maestri di Sci Italiani, si rivolse al TAR di Catanzaro contro la Regione Calabria e nei confronti dell'Ente Sci Club Gambarie 2000, per ottenere l'annullamento del "procedimento conclusosi con il rilascio di n.17 abilitazioni per lo svolgimento dell'attività di maestro di sci all'esito di un corso di formazione gestito dall'Ente Sci Club Gambarie 2000....", per come si legge testualmente nella sentenza n.925/2004.

E valga il vero!

Il sig. Spizzirri riteneva (giustamente) che la partecipazione ad un "banale" corso di formazione non potesse sfociare nel rilascio di attestati per l'abilitazione all'insegnamento dello sci. Il sig. Spizzirri dunque fu il primo a ricorrere all'autorità giudiziaria proprio per impedire al candidato alla Camera Francesco Cannizzaro, tra gli altri, di usufruire del titolo di maestro di sci che non gli competeva. Il sig. Spizzirri sa bene, dunque, che Francesco Cannizzaro non poteva e non può legittimamente usufruire del titolo di maestro di sci, pertanto cosa oggi lo abbia indotto a tentare una maldestra difesa ed una deplorevole minaccia al mio giornale, "reo" di aver raccontato la verità, sarà un problema la cui risoluzione la affidiamo ad altra autorità giudiziaria.

Perché a "Il Dispaccio" piace la verità e tiene alla propria immagine almeno quanto il Collegio regionale dei maestri di sci della Calabria.

Ancora e sempre per amor di verità, preciso che, nell'articolo pubblicato il 27 febbraio, non è stato messo in alcun dubbio la professionalità dei maestri di sci calabresi.

Nell'articolo – che invitiamo a rileggere con attenzione a questo link – si fa riferimento esclusivamente ai 17 nomi dei partecipanti al corso inidoneo al conseguimento dell'abilitazione, tra cui, appunto, il Cannizzaro. Siamo certi che gli altri componenti siano in possesso di regolare titolo di maestro di sci necessario per far parte di un così importante organismo. Il sig. Fiorino dimentica,inoltre, (o fa finta di dimenticare) che il Collegio Nazionale dei Maestri di Sci ha chiesto notizie all'organismo regionale – di cui si fregia di essere presidente – circa la reale iscrizione di Cannizzaro e degli altri 16 all'albo professionale. Proprio perché amiamo la Calabria e sappiamo quanto il turismo montano possa essere un volano di sviluppo, vogliamo che ogni attività ad esso collegata sia nelle mani di persone competenti, anche perché l'approssimazione in uno sport così potenzialmente pericoloso è da scongiurare.

Già un anno fa il Collegio Nazionale – giustamente preoccupato per la paventata esistenza di 17 maestri di sci "abusivi" – chiede lumi al Collegio Regionale. In calce, a fianco degli altri nomi che, per ragioni di riservatezza, omissiamo, sarà facile anche per il sig. Fiorino scorgere il nome (accanto al n. 5) del consigliere Francesco Cannizzaro.

Il sig. Fiorino, dunque, ha commesso con la sua lettera un clamoroso autogol. Per questo, stiamo già valutando la possibilità di azioni a tutela dell'immagine del Dispaccio.