La ‘ndrangheta nei rifiuti: anche Scilla è affare dei De Stefano

scilla 500di Claudio Cordova - Ubi maior, minor cessat. Tra gli elementi che hanno portato alcune settimane fa al fermo dei vertici della cosca De Stefano con l'operazione "Trash" è possibile rintracciare anche una vicenda di 'ndrangheta "pura", che vede soccombere la famiglia Nasone di Scilla, al cospetto del celebre casato di Archi, che avrebbe controllato il ciclo dei rifiuti a Reggio Calabria, ma non solo. La condotta di Giuseppe Praticò, uno dei soggetti coinvolti nell'inchiesta sulle infiltrazioni nel ciclo dei rifiuti, risalta nelle vicende accadute nel 2002 ed inerenti alle intimidazioni subìte dall'ex direttore operativo della Fata Morgana, Salvatore Aiello, da parte dei Nasone che, attraverso atti di violenza comprendenti il blocco dei mezzi di FATAMORGANA e minacce a mano armata ad un autista, intendevano imporre il pagamento della mazzetta ai danni della società mista e l'assunzione di personale gradito alla cosca. Si tratta di minacce anche esplicite alle quali Aiello cercherà di anteporre come "scudo" per potersi difendere la cosca De Stefano che, secondo l'originaria imposizione, era garante anche per le cosche dei Comuni del comprensorio.

In quel frangente, Praticò, forte del legame esistente con il nipote Paolo Caponera (anch'egli tra i fermati) e del ruolo da questi ricoperto all'interno della cosca De Stefano, è colui che assume, in prima persona, l'onere di recarsi dal capo locale di Scilla, Francesco Nasone, figlio di Giuseppe Virgilio Nasone, per appianare la delicata situazione venutasi a creare.

Aiello, oggi divenuto collaboratore di giustizia racconta al pubblico ministero Antonio De Bernardo che era già costretto a corrispondere la somma di quindicimila euro mensili - in seguito non ritenuta più sufficiente - ai De Stefano, sicché erano questi ultimi a dover intervenire per fronteggiare l'avanzata di un'altra cosca che intendeva introitare denaro ed assunzioni ai danni della società FATA MORGANA. Per cui, in virtù dell'influenza che i De Stefano esercitavano su FATA MORGANA, Aiello non avrebbe dovuto corrispondere nulla ai Nasone, visto che la questione dei rapporti con le altre cosche del comprensorio era appannaggio esclusivo del casato di Archi, secondo quanto in origine aveva deciso unilateralmente Paolo Rosario De Stefano per consentire alla società mista di operare senza problemi anche in altri territori.

Ed in effetti, poco tempo dopo, la cosca De Stefano intervenne in maniera efficace, atteso che ad Aiello non venne avanzata più alcuna richiesta da parte dei Nasone i quali, con tutta evidenza compresero le ragioni del potente casato di Archi.

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In merito agli accadimenti del comprensorio scillese, il collaboratore Aiello, dopo aver effettuato correttamente il riconoscimento di Francesco Nasone, racconta:

DICHIARAZIONI RESE IN DATA 07 MAGGIO 2015

..OMISSIS..

AIELLO Salvatore: Quarantasei è.. cazzo.. NA.. NA.. NASO di Scilla

Dr. DE BERNARDO: NASO di Scilla?

AIELLO Salvatore: Si.. quello di cui ho già riferito.. sono finite?

Dr. DE BERNARDO: Cioè sarebbe la persona

AIELLO Salvatore: La stessa persona che mi.. eh.. che il primo giorno di lavoro.. a Giugno.. nel duemiladue mi chiese la mazzetta su Scilla.. poi è venuto qualche altra volta lì al cantiere per sollecitare.. e a questo ho fa.. gli ho fatto l'assunzione di un certo FONTANA ma inoltre voleva.. voleva soldi

Dr. DE BERNARDO: Diamo atto che si tratta di

V. Sovr. CRUCITTI: Si da atto che la foto numero quarantasei ritrae NASONE Francesco

AIELLO Salvatore: NASONE

V. Sovr. CRUCITTI: Nato a Scilla in data ventinove.. zero uno.. millenovecento sette due.. settantadue

AIELLO Salvatore: Si.. NASONE non NASO.. si quello è.. ha un bar in Piazza

Dr. DE BERNARDO: A Scilla?

AIELLO Salvatore: Si

..OMISSIS..

DICHIARAZIONI RESE IN DATA 24 MAGGIO 2014

..OMISSIS..

AIELLO SALVATORE: Si.. si.. mi davano gli appuntamenti.. o veniva questo Andrea GIUNCO o mandava qualcuno e mi davano degli appuntamento ed io andavo o per portargli i soldi o per prendere.. per prendere...come dire.. direttive o per cose.. e le dico la verità la.. come dire .. la mia.. la mia.. eh.. come dire la.. quel.. quel buonismo che aveva DE STEFANO poi io l'ho.. l'ho cominciato a capire invece che non era .. come dire.. che erano freddi e cose.. perchè poi insomma c'erano.. una.. una volta a.. non.. non.. non era una cosa per me.. ma.. ma parlava di cose.. perchè gli dicevo che avevo problemi nei Comuni.. diceva che li faccio.. che ne ha.. che anche il medico legale si.. si.. si vomiti.. cioè poi io.. io ho deciso di non avere rapporti più con nessuno dei.. di.. di tutti.. te.. tenga presente che a Scilla mi.. mi.. mi facevano le estorsioni i NASONE ..omissis...mi facevano le estorsioni i.. i.. là come si chiama.. ..omissis..là.. come si chiama? ..omissis tutti mi facevano le.. le estorsioni ma.. ma io come.. come si dice.. da

Dr. DE BERNARDO: Quindi di queste cose può riferire?

AIELLO Salvatore: Certo che posso

Dr. DE BERNARDO: Di quest'altro episodio

AIELLO Salvatore: Cioè ma io.. come.. come.. come le ho detto prima li mandavo tutti da DE STEFANO perché.. perché in fondo era.. come dire.. per me era una.. una liberazione perché io

Dr. DE BERNARDO: A Scilla NASONE.. ...omissis... poi? ..

..OMISSIS..

Dr. DE BERNARDO: E lei dice.. li mandavo sempre da DE STEFANO

AIELLO Salvatore: E perché mi dissero loro.. dice.. se vengono.. qualsiasi problema che hai

Dr. DE BERNARDO: Visto che lei pagava già

AIELLO Salvatore: ....... a Scilla mi hanno.. mi hanno minacciato pare.. parecchie volte perché dice.. no tu.. noi ce ne fre.. freghiamo dei DE STEFANO i soldi devi darli a noi.. però io.. insomma se.. se davo soldi a loro.. già non.. non avevamo più come.. come.. come prenderli tant'è vero che poi come.. questi quindicimila euro come dire.. non bastavano più e qui ha cominciato l'azienda ad avere il declino.. mi indicavano i fornitori che più che tecnici erano gente che giravano soldi quindi un camion per esempio lo aggiustavano male o un.. un filtro dell'olio al posto di quindici euro lo pagavamo venticinque e quindi quando ho visto che questo.. che almeno questo.. che all'inizio lo facevano ge.. gestire.. cioè lo gestivo io perché era il mio lavoro però poi quando non gli bastavano più hanno cominciato loro poi e questo è stato il declino della.. della società.. è stato un.. uno.. uno dei.. dei motivi per cui mi hanno.. mi hanno.. mi hanno messo fuori.. perché cioè.. mi sono messo fuori solo ..

..OMISSIS..

Aiello fa riferimento ad un bar gestito dai Nasone ("guardi.. aveva un bar.. andavamo al bar a Scilla.. un bar avevano.. non so come si chiami di.. di nome.. era uno bassino.. uhm.. con i capelli corti"). Sul punto, dagli accertamenti esperiti presso l'archivio informatizzato dell'Agenzia delle Entrate, risulta effettivamente nella piazza San Rocco di Scilla e segnatamente al civico numero 8, insiste un pubblico esercizio adibito a bar, di proprietà della sorella di Nasone, attualmente subordinato ad amministrazione controllata poiché sottoposto a sequestro penale.

DICHIARAZIONI RESE IN DATA 24 MAGGIO 2014

..OMISSIS..

AIELLO Salvatore: OMISSIS.. che erano tre persone.. uno era Andrea GIUNCO sicuro ma gli altri non li conosco.. gli altri insomma.. le assunzioni sono.. sono nostre e non.. non sono sue.. omissis però questi.. questi accordi come si.. diciamo sulla.. sulla parte.. sulla parte di.. uhm.. dei.. dei soldi non tenevano più dopo per lui.. tant'è vero che NA.. NASONE veniva sino in ufficio a.. a chiedere i soldi.. eh

Dr. DE BERNARDO: NASONE quale?

AIELLO Salvatore: NASONE guardi.. aveva un bar.. andavamo al bar a Scilla.. un bar avevano.. non so come si chiami di.. di nome.. era uno bassino.. uhm.. con i capelli corti

..OMISSIS..

Dr. DE BERNARDO: Mi scusi

AIELLO Salvatore: Le.. le dico Mario ma non.. ma ..ma.. , ma non ne sono sicuro.. io mi ricordo perchè.. insomma.. ehm.. questi.. come dire.. i CAPONERA.. qua.. i DE STEFANO si.. credo che i soldi insomma se li prendevano tutti però a me.. a me poco interessava perchè poi diceva che se la vedevano loro ma poi di.. di fatto non è.. non si vedevano nulla

..OMISSIS..

In considerazione dell'attrito venutosi a creare con la cosca dei Nasone di Scilla, sfociato perfino nella minaccia con un'arma ai danni dell'autista di un automezzo della FATA MORGANA ("No.. prima hanno fermato i camion e gli hanno messo la pistola in testa al.. all'operaio.. che era zona sua"), Giuseppe Praticò aveva preso in mano la situazione sia recandosi a parlare con i Nasone che offrendosi per guidare lui stesso il mezzo della società per qualche giorno, fino a quanto la tensione non sarebbe rientrata: "Si.. no.. aspe.. aspetti.. no.. mi ricordo che poi no.. mi ricordo che lui si propose là nella.. come caspita si chiama.. là.. là.. Praticò si propose di andare a guidare lui.. lui il camion per qualche giorno perché l'autista non voleva andare più a lavorare.. perché.. no è andato lui.. lui quel giorno a guidare.. si".

DICHIARAZIONI RESE IN DATA 29 LUGLIO 2014

..OMISSIS..

Dr. DE BERNARDO: PRATICO' ha detto che era lo zio di Paolone CAPONERA

AIELLO Salvatore: Si.. almeno lui diceva.. è suo zio

Dr. DE BERNARDO: Le disse che era andato a parlare coi NASONE?

AIELLO Salvatore: Lui ha detto che era andato a parlare a Scilla

Dr. DE BERNARDO: Con quali risultati.. cioè.. eh.. cosa aveva concluso andando a parlare lui?

AIELLO Salvatore: Non.. non.. non gliel'ho neanche chiesto

Dr. DE BERNARDO: Quindi non sa come è andata a finire sta vicenda

AIELLO Salvatore: Si.. no.. aspe.. aspetti.. no.. mi ricordo che poi no.. mi ricordo che lui si propose là nella.. come caspita si chiama.. là.. là.. PRATICO' si propose di andare a guidare lui.. lui il camion per qualche giorno perché l'autista non voleva andare più a lavorare.. perché.. no è andato lui.. lui quel giorno a guidare.. si

Dr. DE BERNARDO: Poi come va a finire?

AIELLO Salvatore: E non lo so come è finita.. ma noi.. noi abbiamo continuato a lavorare anche pe.. perché dottore.. quello che le ho detto sino.. sino a ora a noi era.. a me personalmente era molto difficile avere i soldi quindi tutti.. tutti i soldi che potevamo ra.. racimolare mi servivano per quei quindicimila che portavamo a Reggio Calabria che andavano a prendersi loro quindi se uno di un altro paese chiedeva anche cento euro noi non ce l'avevamo.. cioè non avevo dove andare a.. a chiedere

Dr. DE BERNARDO: Quindi lei non sa se poi sono andati a parlare

AIELLO Salvatore: Va beh.. lui è andato.. coso.. eh.. PRATICO' è andato a parlare sicuro.. eh.. e PRATICO' ha una bella carriera perché è zio di Paolone.. so che è cognato di un altri due ergastolani così.. insomma là.. è andato a parlare.. abbiamo lavorato

Dr. DE BERNARDO: Non sa in che termini sono rimasti

AIELLO Salvatore: Non ne ho idea

Dr. DE BERNARDO: Ma lei ha continuato a lavorare tranquillamente e non è successo più niente

AIELLO Salvatore: No.. niente.. no

Dr. DE BERNARDO: Nessuno le ha chiesto più niente

AIELLO Salvatore: No.. non sono manco venuti più

Dr. DE BERNARDO: Su questa vicenda di Scilla ha da aggiungere altro?

AIELLO Salvatore: No.. che mi ricordi ora no ..

..OMISSIS..

AIELLO Salvatore: Quindi.. da là.. da là.. da Scilla.. ehm.. volevano soldi perché.. e io gli dicevo andate a parlare a Reggio Calabria con i DE STEFANO perché così mi era stato comandato di dire e.. e un certo NASONE.. Franco NASONE dice.. vedi che io sono andati a Reggio e non mi hanno.. niente.. e quindi voleva avere i soldi pure.. pure lui.. c'hanno.. c'hanno fermato due volte i.. i camion

Dr. DE BERNARDO: Allora.. intanto chi le ha chiesto i soldi?

AIELLO Salvatore: NASONE

Dr. DE BERNARDO: Come.. dove.. in che modalità

AIELLO Salvatore: Ma.. no.. al bar.. mi mandava le m'basciate

Dr. DE BERNARDO: Il bar dove stava?.. il bar quale?

AIELLO Salvatore: Il bar.. nella piazza di Scilla

Dr. DE BERNARDO: Quindi lei si trovava a Scilla in quel momento?

AIELLO Salvatore: Si.. si.. no.. io andavo a Scilla che giravo sempre

Dr. DE BERNARDO: Per lavoro lei si trovava a Scilla

AIELLO Salvatore: Si io.. io giravo sempre.. ehm.. e lì ci hanno.. ci hanno.. mi hanno fatto andare.. hanno fermato i.. i camion

Dr. DE BERNARDO: I camion li hanno fermati prima o dopo che ha parlato

AIELLO Salvatore: No.. prima hanno fermato i camion e gli hanno messo la pistola in testa al.. all'operaio.. che era zona sua

..OMISSIS..

AIELLO Salvatore: Si.. certo.. loro mi avevano detto di dirglielo.. tanto loro si sono premurati di.. di farlo sapere a tutto il mondo che ci sono loro.. dottore l'autista se non vado errato si chiama VIZZARI quello che.. che ha avuto la.. la.. la minaccia

..OMISSIS..

AIELLO Salvatore: No.. no.. dopo qualche giorno.. a Scilla sono andato appena è successo il fatto sono andato.. il giorno dopo và.. si è stato VIZZARI perché mi ricordo che disse.. e non.. e non si vergognano a fare così con i.. con i paesani propri?.. si VIZZARI era proprio.. Gaetano VIZZARI

Dr. DE BERNARDO: Queste persone nella minaccia cosa chiedevano?

AIELLO Salvatore: Di.. di parlare.. di parlare con me

Dr. DE BERNARDO: Con lei proprio

AIELLO Salvatore: Che io.. che io so quello che vogliono.. cioè quello.. perché io so quello che manca.. quello insomma che non.. qual è il problema

..OMISSIS..

Dr. DE BERNARDO: Quindi a quel punto lei le disse di andare a parlare con?

AIELLO Salvatore: A Reggio

Dr. DE BERNARDO: Con Reggio?

AIELLO Salvatore: A Reggio con i DE STEFANO

Dr. DE BERNARDO: Con i DE STEFANO in generale non con Paolone.. con

AIELLO Salvatore: No.. no.. con i DE STEFANO.. come mi avevano detto di dire

Dr. DE BERNARDO: Comunque era stato Paolo Rosario a dirle di comportarsi così in generale.. prima?

AIELLO Salvatore: Si.. no.. questo da.. dall'inizio.. dice.. tu dici di venire da noi.. chiunque venga mandalo qua.. proprio ma questo dalle.. dalle prime volte proprio

Dr. DE BERNARDO: Quindi che succede poi?

AIELLO Salvatore: Niente poi.. poi io me ne torno e non.. lui è rimasto sulle sue posizioni poi non so se.. né se si sono incontrati e né.. non lo so.. sta di fatto che abbiamo continuato a lavorare ..

..OMISSIS..

Dr. DE BERNARDO: Ma lei ha continuato a lavorare tranquillamente e non è successo più niente

AIELLO Salvatore: No.. niente.. no

Dr. DE BERNARDO: Nessuno le ha chiesto più niente

AIELLO Salvatore: No.. non sono manco venuti più

..OMISSIS..