Laghi di Sibari: differenziata in tilt. AssoLaghi: "Così si uccidono il turismo e l'idea di civiltà"

Cumuli di spazzatura ovunque da giorni, e adesso ritiro completamente paralizzato.

È uno spettacolo per nulla affascinante quello che da qualche tempo, e con carica ancor più negativa nelle ultime ore, si offre agli occhi dei tanti residenti e turisti che affollano il centro nautico. In mattinata il blocco totale del servizio, secondo indiscrezioni riconducibile a problemi di conferimento negli impianti di destinazione, è stata la classica goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo. Risultato? I cumuli di spazzatura che già nel periodo ferragostano – in coincidenza con il picco di presenza - s'erano formati un po' ovunque, sono cresciuti moltiplicandosi, spandendo ovunque odore nauseabondo. «Una volta ancora – spiega il presidente dell'associazione "Laghi di Sibari", Luigi Guaragna – questa mattina ci siamo ritrovati a dover far di conto con una questione che esula completamente dalle nostre competenze e che ha scatenato la giusta, comprensibile ira degli associati. Sin dallo scorso Giugno, al momento dell'attivazione del servizio di raccolta differenziata all'interno del porto, avevamo espresso, nelle sedi opportune, le nostre perplessità in ordine alle modalità organizzative prescelte. Purtroppo, le nostre segnalazioni non hanno trovato ascolto, ma adesso le conseguenze di determinate scelte sono sotto gli occhi di tutti». Prosegue Guaragna: «AssoLaghi, con senso di responsabilità, ha comunque fatto la sua parte, pur non essendovi tenuta, fino a giungere ad offrire l'area sulla quale, con personale messo a disposizione sempre dall'Associazione, è stato temporaneamente attivato anche un punto temporaneo di raccolta. Purtroppo, neppure questo si è rivelato sufficiente».

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Aggiunge il presidente di AssoLaghi: «Lo scarso numero di carrellati messo a disposizione dei vari condominii, unitamente a deprecabili e per nulla isolati episodi di inciviltà, oltre che all'assoluta assenza di controlli, hanno determinato la completa paralisi del servizio, ora aggravato dallo stop di alcuni impianti della zona. Le ripercussioni sono micidiali: l'immagine dei Laghi ne esce notevolmente danneggiata. Così muoiono il turismo e l'idea stessa di civiltà. Rivolgiamo un estremo, disperato appello al Comune a programmare ed eseguire ad horas interventi straordinari, ma pure a ripensare le modalità del servizio. Pur non essendovi tenuti, garantiamo come sempre disponibilità e collaborazione, ma auspichiamo una svolta: così non si può andare avanti».