Corigliano-Rossano (Cs), “La favola del piccolo Cisse” raccontata agli studenti dell'Itc "Luigi Palma"

Oggi, la Giornata Internazionale per i Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza, all'Itc "Luigi Palma" di Corigliano, per iniziativa dell'Associazione Kiwanis International (Europe for Unicef), è stata dedicata alla "ricostruzione e narrazione della incredibile e commovente Favola del piccolo Cisse, il bambino della Costa D'Avorio di 5 anni sbarcato, poco più di un anno fa, da solo, al porto di Corigliano, alla ricerca del suo papà in Europa, dopo che la mamma, una volta arrivati in Libia, dopo aver faticosamente e miracolosamente attraversato il deserto, era stata imprigionata dagli scafisti criminali, mentre, sulla spiaggia di Sabratha, stava per salire, insieme al suo piccolo Cisse, su un vecchio barcone diretto in Italia".

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L'iniziativa voluta dal Club Kiwanis International ,(Europe for Unicef)di Corigliano e dalla Dirigente Scolastica dell'Itc, Cinzia D'Amico, ha visto la partecipazione, tra gli altri, della presidente del Club Kiwanis International coriglianese, Adele Servidio, del socio onorario dello stesso Club, Giuseppe De Rosis, della Docente Unical, Aquilina Sergio, del socio del Club Kiwanis, Michele Durante, che ha moderato il dibattito, della docente dell'Itc "Luigi Palma", Giulia Durante, che ha curato gli aspetti organizzativi, dello psicologo Michele Forciniti e di Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili, che ha raccontato la storia narrata nel suo libro "La favola del piccolo Cisse". I ragazzi dell'Istituto Palma hanno letto alcuni brani e il professore De Rosis ha formulato delle domande a Corbelli. De Rosis ha paragonato "La favola del piccolo Cisse" alla Favola di Pinocchio. Per la docente Unical, Aquilina Sergio, "si tratta un'opera bellissima, che affascina, da consegnare alle future generazioni". La dirigente scolastica D'Amico ha ringraziato Corbelli perché "ha saputo e voluto, con questa storia, mettere in evidenza anche lo spirito di solidarietà e di accoglienza della Calabria e, in questo caso, della città di Corigliano e della Sibaritide, teatro della parte finale della commovente favola del piccolo Cisse". Corbelli ha ringraziato tutti e ha sottolineato come questa storia del bambino ivoriano è "l'emblema della grande tragedia dell'immigrazione, ma anche del miracolo dell'accoglienza e della solidarietà che vincono sull'indifferenza e sull'odio, sul male e sulle ingiustizie, sul razzismo e sulla xenofobia. E' un inno alla vita e alla speranza". "E' una bella, esemplare pagina di solidarietà e accoglienza. Motivo di orgoglio non solo della Calabria, ma dell'intero Paese", ha affermato Corbelli. "Quella del piccolo Cisse è una vera favola, oggi completamente compiuta. Da pochi mesi, da luglio, infatti, il bambino, dopo il ritrovamento dei suoi genitori, è adesso con il papà in Francia, in attesa che li raggiunga anche la mamma che, dopo essere stata liberata (grazie anche alla mobilitazione creatasi) è rientrata in Costa D'Avorio. Il loro sogno si è avverato. Sono in quel Paese(la Francia) dove sognavano di andare un giorno e per farlo hanno rischiato, con quel drammatico viaggio della speranza, anche la loro stessa vita", ha concluso Corbelli.