PSC di Cosenza, Spataro: "Strano che si parli di speculazione edilizia"

In relazione agli articoli apparsi su vari quotidiani della Città, l'Assessore alla Pianificazione Urbana e Mobilità Sostenibile del Comune di Cosenza interviene con una nota.

"Appare del tutto strano che si parli di speculazione edilizia nel PSC in fase di adozione quando nel PRG ancora vigente e l'ulteriore variante degli anni '90 dell'Architetto Rossi – periodo in cui la Sinistra aveva saldamente in mano il Comune di Cosenza - si era data la possibilità di edificare persino nelle "aiuole" e nelle "fioriere" della città.

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Detto questo il Nuovo PSC rinuncia a ben oltre 2 milioni di mc di cementificazione a vantaggio del recupero della Città esistente ed in particolare negli edifici del '900.

Rispetto alla conferenza stampa del dicembre scorso, dove erano stati mostrati in anteprima documenti ancora non pervenuti correttamente all'Amministrazione Comunale, l'unica differenza sta nel fatto che si cita una risposta del Dipartimento Infrastrutture della Regione Calabria che, con una nota del 14 marzo 2018, restituirebbe gli atti al Comune di Cosenza, ancora non pervenuta.

Confermiamo senz'altro la nostra opinione di avere agito in piena correttezza tecnica e confermiamo altresì di ritenere che le modifiche apportate (che non modificano il disegno strutturale del Documento preliminare di PSC/REU né contravvengono in alcun modo a quanto nella Conferenza di pianificazione) non assumono rilevanza ai fini di una nuova espressione di parere del genio civile (come da LR 19/2002 ai sensi dell'articolo 13 della L. 64/1974 e dell'articolo 89 del d.p.r. 380/2001).

Siamo certi in ogni caso che le dichiarazioni volte a sostenere nullo il PSC, non corrispondono alla realtà dei fatti.

Quando arriverà la comunicazione ufficiale da parte della Regione Calabria ci muoveremo con i nostri Tecnici e Legali per proseguire nel nostro lavoro che riteniamo valido ed utile al nuovo modello di Città Europea.

In ogni caso, quando si afferma che si ritornerebbe alla vigenza del vecchio Piano regolatore e tutti gli atti emessi e consequenziali al Psc sarebbero nulli, si dichiara una grande falsità in quanto finchè il PSC non segue l'Iter amministrativo interno all'Amministrazione Comunale (vedi osservazioni pervenute e delibere conseguenziali) e definitiva approvazione della Regione Calabria, risulta sicuramente in vigore ancora il vecchio PRG.
Invocare costantemente la trasmissione di atti alla Procura della Repubblica non è una pratica consona al nostro modo di fare politica che sicuramente è prerogativa di soggetti che non perdono occasione per denigrare l'operato di chi lavora nella massima trasparenza e per il bene comune.
Ancora una volta, infine, in riferimento alle affermazioni del Consigliere comunale Guccione, si notano delle conflittualità argomentative in merito agli indici, visto che sugli stessi riesce ad esprimere più volte pareri discordanti."