Crosia (Cs), consiglieri minoranza: "Qui si surroga il diritto alla salute"

"Lo spettacolo pietoso messo in scena dal Sindaco Russo e dalla sua risicata maggioranza è una delle pagine più nere della politica cittadina. Un siparietto penoso, un regolamento di conti interno alla maggioranza spacciato per questione burocratica che è servito solo a mostrare, qualora ce ne fosse bisogno, il vero volto di questo sindaco e dei suoi sodali: intolleranti alla democrazia e al dialogo, capaci solo di azioni dettate da poca riflessività e da pochissima etica".
E' quanto si legge nella nota congiunta dei consiglieri: Filippelli Salvatore (Per Crosia), Seminario Santo (Partito Democratico), Tavernise Davide (Movimento 5 Stelle)e Caterina Urso (Partito Democratico).

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"Ci siamo vergognati per il modo in cui i problemi dell'ex consigliera Aiello sono stati messi in piazza, come se fossimo al mercato delle vacche. Senza alcun rispetto si è cianciato di certificati medici e di patologie. Invano abbiamo chiesto che il Consiglio, come il regolamento prevede per i casi di natura personale, si tenesse in seduta privata senza che la situazione della dott.ssa Aiello venisse esposta al pubblico ludibrio. Invece Russo e i suoi hanno deciso di portare avanti una berlina mediatica imbarazzante e mortificante di cui speriamo avranno da rendere conto agli organi giudiziari preposti.
Ci chiediamo quanto ancora si debba andare avanti con questa maggioranza incapace di risolvere i propri problemi interni costretta a ricorrere a mezzucci come quello di giovedì scorso(e quindi a spese della comunità), una sorta di gogna pubblica che ha solo disgustato anche i cittadini presenti. Incapaci anche di saper leggere correttamente un certificato medico, come l'assessore che abbiamo scoperto essere anche esperta di patologie e che ha fatto una figura talmente ignobile da restare negli annali. Assessore che nel suo intervento ha sbugiardato Russo, che in trenta minuti di intervento ha cercato di convincerci della natura burocratica dell'atto di decadenza, affermando palesemente che il provvedimento non era legato alle assenze in Consiglio di Aiello ma alla sua distanza dalla maggioranza. La prossima volta farebbero meglio a concordare le battute, se proprio vogliono fare teatro.

Noi continuiamo ad esprimere solidarietà e vicinanza a Teresa Aiello auspicando che si rivolga sia alla giustizia amministrativa che a quella penale".