Sport e disabilità, presentato a Catanzaro il progetto ‘Move on’ promosso dalle Cooperative Zarapoti e Arché

Si scrive MOVE ON si legge regalare un'emozione attraverso l'acqua e lo sport alle persone con disabilità. L'incontro tra due realtà, una del Nord e una del Sud, ha reso possibile un progetto straordinario per migliorare la qualità della vita di soggetti con diverse fragilità.
Da un lato – si legge in un comunicato stampa - la Cooperativa Zarapoti che nel quartiere marinaro di Catanzaro offre una struttura ricettiva turistica, unica in Calabria – il Valentino Beach Club - accessibile alle persone con disabilità motoria o ridotta disabilità; dall'altro la Cooperativa Archè che propone lo sport della vela e del sup suf per favorire l'inclusione e la possibilità di migliorare la percezione del sé nelle persone fragili.
L'iniziativa è stata presentata all'Hotel Perla del Porto.
Fabio Corigliano, presidente della Cooperativa Zarapoti, ha evidenziato come il lido Valentino abbiamo regalato un sogno a tantissime persone, dando la possibilità a soggetti disabili di fruire liberamente della spiaggia e dell'acqua e sia diventato un punto di riferimento a livello nazionale, tanto da essere riconosciuto nel 2017 come spiaggia più accessibile d'Italia.

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"Dal 2005 – ha sottolineato Gianluca Samarelli, presidente della Cooperativa Sociale Arché – utilizziamo gli strumenti sportivi e le pratiche motorie per migliorare il benessere dell'individuo. Negli ultimi 5 anni, grazie ad accordi con il Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell'Università degli Studi di Trento e il Dipartimento di Neuroscienze, Biomedica e Movimento dell'Università degli Studi di Verona, abbiamo sviluppato un modello di buone prassi e una metodologia di lavoro che prevede l'utilizzo della barca a vela e del sup surf per persone con disabilità".
Sono intervenute Lorena Silipo e Carmela Borelli, rispettivamente psicologa e assistente sociale del Centro di Neuropsichiatria Infantile dell'Asp di Catanzaro diretto dalla dott. Giuseppina Russo: "Siamo felici di questa iniziativa e della possibile collaborazione che potrà nascere. Le famiglie sono spesso sole, non sanno a chi rivolgersi e le persone disabili vivono nella frustrazione perché non riescono ad esprimere quello che hanno dentro. Queste attività, invece, possono permettere loro di acquisire sicurezza e manifestare il loro essere. Siamo a disposizione per fare rete perché, spesso, finita la nostra riabilitazione abbiamo difficoltà nel proporre ai nostri assistiti altri percorsi da seguire per migliorare la quotidianità"
Chiara Cainelli, del dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell'Università di Trento, ha spiegato come il progetto punti a coadiuvare le terapie classiche a favore delle persone con diverse disabilità (motorie, sensoriali e intellettive), soffermandosi, in particolare, sui casi di bambini affetti da spettro autistico: "Ad esempio, il sup surf è l'attività che va ad agire su alcune delle principali difficoltà dei soggetti autistici, vale a dire l'equilibrio e la carenza di autostima".
"Gli aspetti innovativi intrinseci alla formazione – ha affermato Michele Bertolotti, esperto di sup surf e disabilità intellettive – riguardano la volontà di coniugare nella stessa persona le competenze socio-assistenziali con quelle più sportive. In questo modo si avranno sul territorio figure capaci di erogare servizi in grado di sostenere al meglio le persone con disabilità."
MOVE ON, quindi, è realtà anche nel capoluogo calabrese e lo staff dell'Archè ha formato in questi giorni il personale della Zarapoti e del Valentino Beach Club, grazie alla partnership con il fondo di investimento NEF che si contraddistingue per la sensibilità in ambito sociale.