Catanzaro, Riccio: “Tra il Porto e la Fiumarella non si possono installare lidi, lo dice il sindaco. E ora chi tutelerà gli imprenditori indotti in errore dalla burocrazia?”

"Il sindaco Abramo, rispondendo direttamente ad una mia interrogazione scritta, ha informato ufficialmente che "il tratto di arenile posto tra il Porto e il torrente Fiumarella ricade nelle perimetrazioni delle aree a rischio idraulico e ciò comporta che su tali aree non possono essere installati stabilimenti balneari". Se da una parte è apprezzabile la volontà del primo cittadino di fissare dei paletti su una questione che da tempo tiene banco con riferimento alla legittima presenza o meno di lidi in quella specifica area, dall'altra non si possono non considerare gli effetti che le parole del sindaco possono avere sui titolari delle licenze che, indotti in errore dagli uffici comunali, si trovano ora costretti a subire un danno economico. Chi tutelerà adesso quegli imprenditori che hanno investito ingenti risorse per aprire gli stabilimenti balneari nel tratto in questione? Di certo, alla luce della risposta del sindaco, i miei dubbi esposti la scorsa estate sulla presenza di lidi vicini ad un canale di scolo, con tutti i problemi igienico-sanitari che ne derivavano, trovano oggi un chiarimento che è, al tempo stesso, una vittoria per tutti nel sancire il riconoscimento del diritto dei cittadini di fruire del bene pubblico e delle spiagge libere. Il sindaco, sebbene non sia stato proprio sul pezzo, ha dimostrato grande senso di responsabilità nel farsi tutore della legge. Ma se qualche ramo della burocrazia comunale ha posto in essere un procedimento amministrativo illegittimo, chi risarcirà i nostri imprenditori?". Lo afferma il consigliere comunale Eugenio Riccio.

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