"E con questa direi che le regole a cui non si deroga sono finite. Dopo che:
"Tutto in streaming": sparito lo streaming (fin dal meraviglioso incontro in luogo segreto con Casaleggio padre che andò a prenderli in autobus privato per portarli chissà dove senza streaming, dopo l'elezione di Grasso presidente del Senato);
"Mai alleanze con i partiti" (con specifica menzione alla Lega): non c'è bisogno di spiegazioni;
"Tutti gli stipendi e le restituzioni rendicontati": appena li scoprono che non sanno manco controllare dei bonifici fanno sparire tutta la rendicontazione, così ora chiunque può tenere tranquillamente tutto lo stipendio;
"Qualsiasi carica nel M5S sarà elettiva": presidente non eletto, segretario non eletto, tesoriere non eletto, membri del direttorio non eletti, portavoce non eletti, responsabili comunicazione non eletti;
"Candidati scelti dalla base": è durata finché quelli scelti dalla base sono andati bene alla dirigenza, dopodiché sostituiti d'ufficio;
"Mai in televisione": è durata finché non ha fatto comodo andare in televisione (ma sempre e solo quando possono andare senza contraddittorio, altrimenti non sanno ribattere);
"Esame di Diritto Costituzionale per tutte le cariche elettive": pensa che risate se davvero dovessero sostenere loro un esame simile, non rimarrebbero abbastanza politici del M5S per una giunta comunale;
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"Rotazione dei capigruppo in Parlamento": sparita;
"Fuori dall'Euro": no, no, dentro l'Euro, assolutamente (poi una parlamentare dice pure "non so cosa voterei a un referendum");
"Massimo due mandati, poi a casa": già dopo marzo avevano detto che, se si fosse tornati al voto, si sarebbe ripresentata la stessa squadra. E anche questa vedremo come andrà a finire alla fine
"Alleanze in Europa scelte dalla base": sondaggi con opzioni insensate e post di propaganda per indurre al voto dell'opzione desiderata dalla dirigenza. Stessa cosa successa con il voto di oggi