Catanzaro, Nicola Fiorita: “Dimissioni di Giuseppe Pisano da Presidente di una delle commissioni consiliari acuiscono la crisi politica dell'attuale maggioranza”

"Le dimissioni di Giuseppe Pisano da Presidente di una delle commissioni consiliari acuiscono, se possibile, la crisi politica – quella amministrativa è conclamata dallo stato di abbandono della città – dell'attuale maggioranza.

In punto, dunque, di ragionamento politico esse si prestano ad almeno quattro significative osservazioni.

1. Le dimissioni di Pisano seguono quelle di Talarico e quelle, ad oggi non formalizzate, di Consolante, dimostrando plasticamente che questa maggioranza ha enormi difficoltà di coordinamento, di autorevolezza dei propri membri, di governo della dinamica consiliare. La città prenda atto che questa maggioranza è incapace di guidarla.

2. Pisano accompagna le sue dimissioni con un comunicato molto ingessato, all'interno del quale motiva la propria decisione con l'impossibilità di svolgere efficacemente il proprio compito alla luce dei nuovi impegni connessi al ruolo di consigliere provinciale. Motivazione validissima che deve essere completata, però, dalla considerazione che un altro presidente di commissione, Luigi Levato, è stato anch'egli eletto alla carica di consigliere provinciale senza avvertire la medesima necessità di dimettersi. Dunque, o vi è nella decisione di Pisano un eccesso di zelo – che magari avrebbe dovuto spingerlo a non candidarsi alla provincia – o c'è una certa leggerezza nel comportamento di Levato. I due consiglieri potrebbero provare a mettersi d'accordo: un minimo di coerenza sarebbe certamente gradito dalla cittadinanza.

3. Nel dibattito che ha accompagnato l'approssimarsi della consultazione provinciale abbiamo più volte rimarcato l'irragionevolezza della decisione di Abramo di candidarsi a Presidente e di candidare nelle proprie liste molti consiglieri comunali di Catanzaro. Il tempo ci ha dato ragione più velocemente di quanto pensassimo: Abramo ha sostanzialmente abbandonato la città e i consiglieri comunali eletti alla provincia faticano, come dimostrano queste dimissioni, a svolgere il doppio ruolo. Il pastrocchio è servito e chi ne fa le spese, come sempre, è Catanzaro.

--banner--

4. Le dimissioni di Pisano rendono ancora più incandescente il dibattito sulle commissioni. A questo proposito accolgo volentieri la sollecitazione di Manuela Costanzo e formalizzo al Presidente del consiglio comunale la richiesta che – quando si degnerà di dare seguito alla delibera che dispone la ripresa dei consigli comunali – si proceda a trasmettere anche i lavori delle commissioni, consentendo così ai cittadini di verificare le presenze, le assenze, i temi dibattuti, la qualità degli interventi e delle proposte, forse anche la necessità o meno di mantenere la norma regolamentare che qualifica come permanenti tali commissioni. Propongo altresì che le commissioni (o alcune commissioni) si svolgano nel tardo pomeriggio, così da consentire a tutti i consiglieri di conciliare i propri impegni professionali con i doveri inerenti al ruolo, senza essere costretti a rinunciare al proprio lavoro o alla partecipazione alle commissioni, fatti salvi i casi limite di consiglieri che si assentano per mesi interi recandosi all'estero.

Infine una breve e interessata conclusione. Si aggira per la città un oscuro consigliere comunale alla disperata ricerca di un ruolo, il quale per farsi pubblicità mi dedica sempre più spesso una serie di elucubrazioni mentali, arrivando a immaginare cosa abbia votato in passato, cosa voterò in futuro e cosa accade in Cambiavento. Prima che il suo aspetto si trasfiguri e assuma le sembianze dell'urlo di Munch – diventando pazzo per la sua irrilevanza – non si potrebbe affidargli la presidenza di una commissione visto che nessuno le vuole? Forse non ne gioverebbe l'amministrazione della città, ma certamente ne gioverebbero tutti coloro – e tra questo, lo ammetto, anche io – che sono costretti a leggere le sue farneticazioni". Lo afferma Nicola Fiorita.