Melicchio (M5S): si costringe al licenziamento senza garanzie sull'inizio dei tirocini, inaccettabile il ritardo della Regione Calabria sui tirocinanti Mibac di Area 3

Il deputato calabrese del M5S Alessandro Melicchio, componente della Commissione Cultura alla Camera, interviene sui tirocinanti del Mibac che ad inizio ottobre hanno visto pubblicata la graduatoria relativa ad un bando del 2016. "È inaccettabile il ritardo della regione Calabria nello svolgimento di quelli che dovrebbero essere compiti prioritari e fondamentali per un territorio come il nostro, angustiato dalla disoccupazione. È risalente al marzo 2016, infatti, il protocollo di accordo tra la Regione Calabria e il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, stipulato per promuovere misure di contrasto alla crisi occupazionale adottando soluzioni per i lavoratori espulsi dai processi produttivi percettori di ammortizzatori sociali in deroga e per i lavoratori disoccupati. La finalità era quella di migliorare la promozione, la valorizzazione e la fruizione dei luoghi di cultura della regione. Ma come troppo spesso accade nella nostra regione, ci son voluti due anni e mezzo per vedere la graduatoria per i 281 posti disponibili nell'Area 3, dove il titolo di studio richiesto è la laurea". Il parlamentare pentastellato si sofferma poi su ciò che ha significato questo ritardo tra la pubblicazione del bando e l'approvazione delle graduatorie.

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"È preoccupante quello che è successo e che potrebbe succedere: la Regione fa partire un bando per disoccupati a giugno 2016; poi passano due anni e mezzo per avere gli esiti dalla domanda di partecipazione; nonostante possa sembrare strano che qualcuno trovi lavoro in Calabria, capita che diversi partecipanti, in possesso di una laurea, abbiano trovato un minimo di sostentamento per se e la propria famiglia in tutto questo tempo; finalmente, quando si può iniziare a pensare di poter fare questo tirocinio, se pur soltanto per 12 mesi, avendo superato tutte le prove regolarmente, la Regione ti chiede di essere in stato di disoccupazione, e te lo chiede non qualche giorno prima dell'inizio del tirocinio, ma oggi, come condizione indispensabile per essere inserito in una piattaforma ancora da attivare; così il nostro laureato è costretto a licenziarsi in attesa che, chissà quando e se, possano partire i tirocini. Gli uffici regionali hanno riferito ai laureati ammessi che prima del prossimo anno non se ne parlerà." La domanda che il Deputato del M5S pone alla Regione Calabria è chiara: "Visto la quantità di tempo, assolutamente vergognosa, che è intercorsa dalla pubblicazione del bando all'approvazione delle graduatorie, quanto altro tempo ci vorrà prima dell'effettivo inizio del tirocinio per coloro che hanno superato le selezioni? Si parla di mesi, ma visto che i partecipanti sono costretti a licenziarsi, tutto ciò sarebbe assolutamente intollerabile. Non si gioca così con il futuro e la vita dei calabresi – conclude Melicchio – ma purtroppo bisogna aspettare almeno fino alle elezioni di novembre 2019, per poter finalmente mandare a casa la fallimentare amministrazione di Oliverio. Spero che intanto chi di dovere si possa mettere una mano sulla coscienza e faccia di tutto per accelerare percorsi come quelli dei tirocinanti del Mibac, assicurando in fretta la partenza del tirocinio e i relativi pagamenti, sempre troppo in ritardo in analoghe esperienze gestite dalla nostra regione".