Manno (Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese): "Uscire dal fango si può, cosa farei se fossi Presidente"

"Albert Einstein diceva che solo quelli che sono così folli da pensare di cambiare il mondo, lo cambiano davvero. E J.F. Kennedy sosteneva che gli uomini vincenti trovano sempre una strada, mentre i perdenti una scusa".
E' quanto affermato da Grazioso Manno, Presidente Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese secondo il quale si può e si deve uscire dal fango reale e da quello virtuale in cui è caduta la Calabria.

"Basta volerlo – continua Manno – e vi sono tutte le condizioni per fare in modo che la nostra terra, finalmente, possa diventare un modello di sviluppo ed occupazione. Abbiamo sempre detto che i due pilastri principali su cui puntare sono l'Agricoltura ( e quindi l'Agroalimentare ) ed il Turismo. Tutto ciò però passa da un vero e proprio Piano di messa in sicurezza del territorio che - sempre a parere di Manno - è la più grande opera pubblica da portare avanti. Senza questo Piano, lo ripeto da anni, continueremo a piangere i morti, spendere inutilmente molti soldi per riparare i danni e non vi sarà mai certezza di sviluppo alcuno, trovandoci in un territorio ad altissimo rischio idrogeologico e sismico. Ed allora, proposte serie e concrete".

--banner--

"Cosa farei se fossi Presidente della Regione? Riformare completamente la macchina della burocrazia regionale, il cui impianto ho studiato a fondo, perchè attualmente rappresenta una struttura elefantiaca, inutile, senza alcun senso, e per la quale ho già studiato a fondo un ragionato riordino. Accorpare alcuni Dipartimenti. A mo di esempio, un unico Dipartimento da chiamare Infrastrutture Ambiente e Territorio in cui far confluire: Forestazione, Politiche della Montagna, Difesa del Suolo, Protezione Civile, Lavori Pubblici, Risorse Idriche, Sviluppo Aree Rurali, Prevenzioni Calamità, Centro Cartografico Regionale e Politiche Territoriali. Abolire le oltre 1.500 Leggi Regionali, approvate in 48 anni di regionalismo, poiché in esse vi è contenuto tutto ed il contrario di tutto. Spesso e volentieri, inoltre, molte delle norme non sono state mai applicate, o applicate in parte e/o mai finanziate. Scrivere quindi, per tutti i settori, Testi Unici che siano chiari, netti, precisi, leggibili a chiunque, per fare in modo che, una volta per tutte, si stabiliscano le competenze e si chiarisca chi deve fare che cosa, come, quando, perché, in che modo e con quali risorse. Per fare tutto ciò, se io fossi Presidente, chiamerei, per le varie materie, i tanti autorevoli esperti che abbiamo. In due mesi – Manno ne è convinto – la Regione avrebbe finalmente un volto diverso. Abolizione degli Enti strumentali e relativo trasferimento di uomini e competenze a Comuni, Province e Consorzi di Bonifica ( un esempio: gli operai di Calabria Verde da abbinare agli operai già in forza ai Consorzi di Bonifica) . A tal proposito – continua Manno – non servono nuovi Enti, come l'Agenzia Regionale per la difesa del suolo e Protezione Civile, proposta da qualcuno, perché sarebbe un ulteriore carrozzone, i cui compiti andrebbero a sovrapporsi ad Enti già esistenti in materia. Se io fossi Presidente non manterrei nessuna delega per me, gli Assessori dovranno essere solo politici democraticamente eletti, i Dirigenti Generali scelti dagli Assessori per le loro specifiche competenze, ridurrei il numero dei componenti delle strutture, annullerei completamente i consulenti esterni, valorizzerei le grandi potenzialità che stanno all'interno dei dipendenti della Cittadella regionale. Queste – conclude Manno – sono solo alcune proposte che mi sono permesso di fare, da lasciare naturalmente al prossimo Governatore della Regione, visto che sicuramente il Presidente non sarò io. Per fare ciò, ci vuole naturalmente grande coraggio, il coraggio di cambiare, il coraggio di proporre, se è il caso il coraggio di protestare, il coraggio di denunciare, il coraggio di avere forza e determinazione. Ed allora - Manno ne è convinto - possiamo uscire dal fango materiale che periodicamente ci travolge a causa delle alluvioni, ma anche dal fango virtuale che ha portato la Calabria ad essere l'ultima Regione d'Europa in tutti i sensi."