Catanzaro, Abramo: “Bene accordo di programma sul sistema metropolitano e sull’intesa per integrazione ospedali”

Di seguito il discorso integrale del sindaco Sergio Abramo: "Signor Presidente del Consiglio Comunale, Colleghi Consiglieri,

consentitemi in apertura di questo intervento, di rivolgere un sincero saluto e un benvenuto al Presidente della Giunta Regionale, on. Mario Oliverio, che rappresenta – al di là di ogni differenza ideologica o di schieramento – l'unità dei calabresi.

Lo ringrazio per avere accettato che l'Accordo di Programma sul Sistema Metropolitano venisse firmato qui alla presenza e con il contributo del Consiglio Comunale della Città Capoluogo, attraverso dunque l'esaltazione dei rapporti tra Istituzioni che sono il fondamento del nostro assetto democratico.

Il rapporto tra Regione e Comune Capoluogo è cruciale su più questioni: non solo mobilità e trasporti, ma anche sanità, infrastrutture, gestione dei sistemi idrici e dei rifiuti, energia, politiche sociali e culturali.

Se in passato ci sono state diverse visioni e anche qualche incomprensione, non si può non rendere atto al Presidente Oliverio di avere oggi pienamente condiviso l'importanza strategica del Capoluogo nelle più complessive politiche di sviluppo della Calabria.

Ringrazio l'on. Mimmo Tallini per avere favorito la ripresa del dialogo tra le due istituzioni, senza farsi condizionare dal suo ruolo di oppositore in Consiglio Regionale.

Lo stesso spirito unitario e collaborativo che ha animato ed anima i consiglieri regionali Enzo Ciconte, Baldo Esposito, Arturo Bova e Tonino Scalzo, la cui serietà e competenza ho avuto modo di apprezzare nel corso degli incontri finalizzati all'integrazione delle Aziende ospedaliere.

Un saluto ai nostri ospiti, i parlamentari, i consiglieri regionali, i consiglieri provinciali, i rappresentanti degli Enti e delle Associazioni.

Un ringraziamento al presidente della Provincia, Enzo Bruno, non solo come sottoscrittore dell'Accordo, ma anche come padrone di casa.

Colleghi Consiglieri, Illustri Ospiti,

La Calabria ha bisogno di un Capoluogo forte, riconosciuto, che sia un riferimento essenziale per l'intero territorio regionale, un polo direzionale da cui emanare modelli innovativi al servizio dell'intera collettività calabrese: nella pubblica amministrazione, nella giustizia, nella sanità, nell'alta formazione, nella ricerca, nella cultura.

In una terra come la nostra, segnata da divisioni e assurdi campanilismi, questo processo risulta più lento e più difficoltoso.

E – diciamoci la verità – la politica nostrana è spesso tentata di cavalcare la concorrenzialità tra i territori, rinunciando ad avere una visione d'assieme che possa esaltare le vocazioni di ognuno.

Qui non si tratta di ottenere qualche euro in più rispetto alle Città Consorelle, ma di mettere in piedi un progetto che garantisca alla Calabria un riferimento istituzionale certo e sicuro, così come Napoli lo è per la Campania, Palermo per la Sicilia, Bari per la Puglia.

La frammentazione istituzionale della Calabria – che vede lo spacchettamento delle funzioni tra Catanzaro e Reggio Calabria, nonché la presenza di una Città metropolitana che non coincide con il Capoluogo – è al tempo stesso un bene e un male.

Un bene perché permette di contenere spinte anti-sistema provenienti dai territori, un male perché impedisce nei fatti una regia unica delle politiche che superi appunto le concorrenzialità tra le varie realtà urbane.

L'anomalia della situazione calabrese può essere superata non con la proposta – per quanto mi riguarda assolutamente non praticabile – dello spostamento del Consiglio regionale nel Capoluogo, ma con una politica di rafforzamento delle funzioni e dei ruoli che Catanzaro deve recitare.

In questa ottica, noi rilanciamo – alla presenza del Governatore della Calabria – le nostre idee-forza per il Capoluogo, a cominciare dalla dimensione di "Città-Regione" che si gioca sulla capacità di una Città di mettersi al centro di un complesso sistema di relazioni economiche, politiche e culturali.

Simbolo di questa nuova fase della storia regionale è il Palazzo della Regione, la Cittadella come viene da molti indicata, ma che noi vorremmo che si chiamasse Palazzo degli Itali, in onore dell'antico popolo che abitava questi siti e che ha dato il nome alla nostra Nazione.

Se la realizzazione del Palazzo si deve ai precedenti Governi regionali, si deve dare merito al presidente Oliverio di avere nei fatti realizzato il funzionamento dell'imponente e prestigiosa struttura e di averla messa al servizio dell'intera popolazione calabrese.

Catanzaro deve diventare, nella media e lunga prospettiva, la Città a cui tutti i calabresi guardano non solo come sede del Governo regionale – e quindi simbolo dell'unità regionale – ma soprattutto come polo erogatore di servizi e di modelli fruibili da tutta la comunità calabrese.

E' quello che stiamo tentando di fare come Comune Capoluogo, mettendoci alla testa dei nuovi processi che riguardano la gestione delle acque, dei rifiuti, dell'energia, della programmazione europea di Agenda Urbana.

Catanzaro sta svolgendo un ruolo importante, di traino, nella costituzione e nell'avvio dell'Autorità Idrica, dell'Atem, dell'ATO per i rifiuti, come ci riconoscono anche i Sindaci delle Città consorelle che ci chiedono continuamente collaborazione e consulenza.

Con orgoglio segnalo al Presidente della Regione che il Comune di Catanzaro ha raggiunto il 66 per cento di raccolta differenziata, un valore ben al di sopra della media nazionale (52,5%) e che pone il Capoluogo tra le eccellenze assolute nel Mezzogiorno sia per livelli quantitativi che qualitativi, come ci ha confermato, appena tre giorni fa, il Presidente nazionale del CONAI, Giorgio Quagliuolo.

Anche sulle politiche socio-assistenziali abbiamo fatto la nostra parte, riaprendo – interpretando le perplessità e le esigenze di quasi tutti i Comuni – un nuovo dialogo con la Regione per perfezionare la legge di riforma del welfare.

Ovviamente, questo non basta.

E' la Città stessa che deve strutturarsi in modo da accogliere e favorire questo continuo scambio di relazioni con il territorio, da cui fare scaturire iniziative virtuose nel campo dell'economia e delle imprese, della ricerca scientifica e della cultura, dell'ambiente e dell'innovazione tecnologica.

L'altra idea-forza è quella di Catanzaro "Città della Salute e della Ricerca medico-scientifica", di cui parliamo con insistenza da anni e che solo ora sta prendendo una forma concreta con il processo di integrazione delle due Aziende Ospedaliere.

Da questa fusione – a prescindere dalla terminologia e dalle denominazioni – nascerà il più grande Polo Sanitario della Calabria e uno dei più grandi del Meridione, mettendo assieme la consolidata esperienza assistenziale del "Pugliese" e dei suoi medici e l'innovativa spinta della Scuola di Medicina e della Facoltà di Farmacia dell'Università Magna Graecia, a cui sono demandate la formazione dei nuovi medici e la ricerca scientifica applicata.

Avremo più risparmi, più efficienza, più qualità, più occupazione, più indotto.

Se l'integrazione troverà, come credo, naturale sbocco in un disegno di legge regionale e successivamente nel nuovo Protocollo d'Intesa Università-Regione-Commissario ad Acta, Catanzaro si proporrà come modello virtuoso del sistema sanitario regionale, soprattutto nel campo dell'oncologia.

Il presidio "Ciaccio" diventerà il Polo Oncologico Regionale con ottime possibilità di trasformarsi in un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) riconosciuto dal Ministero della Salute.

Si tratterà di una svolta epocale perché di integrazione Ospedale-Facoltà di Medicina si parla inutilmente da quasi venti anni ed intere generazioni politiche hanno dovuto dichiarare fallimento sulla questione.

Io ringrazio coloro che hanno riconosciuto la forte spinta che è venuta dal Sindaco di Catanzaro, ma nel contempo non posso che ringraziare il presidente Oliverio che, attraverso l'atteggiamento serio e responsabile del suo delegato per le politiche sanitarie, l'on. Franco Pacenza, ha avviato ed accompagnato questo percorso.

E naturalmente ringrazio il Commissario ad acta per il Piano di rientro, ing. Massimo Scura, per avere creduto fortemente in questo processo, nonché i consiglieri regionali di maggioranza e di opposizione che si accingono a sostenere l'approvazione della Legge a palazzo Campanella.

Attraverso l'unificazione delle due Aziende, sarà possibile sbloccare le risorse per la costruzione del nuovo Ospedale, assolutamente indispensabile per superare le criticità logistiche del "Pugliese".

Su questo terreno non abbiamo pregiudiziali, se non quella di non lasciare sguarnito il centro cittadino, così come indicato dal Consiglio Comunale.

La nostra priorità è ricostruire il "Pugliese" a viale Pio X, ma siamo pronti a discutere con serietà anche dell'opzione – che però dovrà essere simultanea alle altre scelte e coperta da adeguata dotazione finanziaria – di realizzare nell'attuale sito una grande Casa della Salute e di potenziare i dipartimenti ospedalieri nell'area di Germaneto con nuovi e moderni spazi.

La firma del presidente Oliverio sull'intesa Regione-Università-Commissario – che credo sarà apposta proprio oggi, qui in Consiglio Comunale - diventa un passaggio cruciale perché certifica la forte volontà del Governo regionale di giungere al traguardo storico dell'integrazione.

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Catanzaro Città-Regione, Catanzaro Città della Saluta e della Ricerca, Catanzaro Polo dell'Amministrazione della Giustizia.

Anche rispetto a questa ultima funzione, essenziale per una regione come la nostra, riteniamo di avere avuto lungimiranza, investendo sulle strutture giudiziarie, a cominciare dal nuovo Palazzo di Giustizia – che abbiamo già consegnato al Presidente del Tribunale – e per finire all'ex Ospedale Militare che , opportunamente ristrutturato, ospiterà la Procura della Repubblica e la Direzione Distrettuale Antimafia. A ciò bisogna aggiungere la nuova sede del Provveditorato dell'Amministrazione Penitenziaria che, unitamente alla Provincia, abbiamo recuperato nei locali dell'ex Consorzio Universitario a via San Brunone di Colonia.

Attorno all'Amministrazione della Giustizia ruota un numero impressionante di persone che quotidianamente entrano in contatto con gli uffici giudiziari, tra cui non bisogna dimenticare il Tribunale Amministrativo della Calabria.

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, SISTEMA SANITARIO (che comprende anche le eccellenze costituite dalle strutture private), AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA SONO LE PRINCIPALI "INDUSTRIE" DEL CAPOLUOGO CHE DANNO LAVORO A MIGLIAIA DI PERSONE E CHE PROVOCANO UN INDOTTO DI STRAORDINARIA IMPORTANZA.

Ma c'è anche una quarta "industria" su cui noi scommettiamo: Catanzaro Città della Cultura, Città Universitaria e dell'Alta Formazione.

La Fondazione Politeama, l'Università Magna Graecia, l'Accademia di Belle Arti, il Conservatorio che abbiamo avviato in collaborazione con l'Istituto Tchiacovki, la rete museale, l'intenso programma di eventi storicizzati e di eventi innovativi, sono tutti tasselli fondamentali di una politica di rigenerazione culturale del Capoluogo, destinata a valorizzare i talenti e a fare da potente attrattore.

Attraverso la programmazione di Agenda Urbana, che prevede un finanziamento complessivo di 32 milioni di euro, pensiamo di far fare un decisivo e definitivo salto di qualità al nostro sistema socio-culturale, anche attraverso l'acquisizione e il riutilizzo dello storico teatro Masciari.

Infine, riteniamo un merito di questa Amministrazione avere affermato Catanzaro come Città sul Mare e che dal mare può trarre risorse ed energia.

Sulla nostra Marina abbiamo prodotto un notevole investimento. Ora si tratta di completare due infrastrutture strategiche e tra loro collegate – il porto e il Polo fieristico-espositivo – destinate a generare sviluppo e nuova occupazione.

Per quanto riguarda il porto, siamo in dirittura d'arrivo per l'affidamento della progettazione esecutiva dell'opera. Siamo molto ottimisti sul rispetto del crono programma che dovrà portare all'appalto dei lavori, consentendo alla città di avere un porto funzionale al servizio di turismo e pesca.

Signor Presidente della Regione,

Catanzaro è una Città in movimento e che si sta guadagnando sul campo il suo ruolo istituzionale e direzionale.

Non mancano, naturalmente, le zone d'ombra, le difficoltà a garantire i servizi ordinari ai cittadini anche in considerazione di risorse sempre più ridotte.

Abbiamo fatto sforzi immani per risanare il bilancio, per pagare tutti i debiti con Regione e Sorical, per tagliare i rami secchi delle società partecipate.

Un Capoluogo di Regione deve pensare in grande, deve essere in grado di programmare il futuro e di avere una visione lungimirante del proprio sviluppo.

Diventa assolutamente essenziale, in questa ottica, un sistema della mobilità, del trasporto e della sosta che possa supportare lo sforzo programmatorio messo in campo.

Non può esistere nessuna strategia di crescita senza infrastrutture di trasporto che consentano a migliaia di persone di spostarsi e di raggiungere i centri nevralgici della Città, dagli uffici ai servizi sanitari, dalle sedi dell'istruzione ai siti culturali.

Le Città che crescono meglio, sono quelle che vantano i trasporti più efficienti.

Catanzaro sconta notevoli ritardi, anche per la sua particolarissima condizione geografica e per la frammentazione del suo lungo territorio – circa 30 chilometri dai confini silani alla Marina.

La realizzazione della metropolitana Lido-Germaneto-Centro rappresenta un'occasione storica per rivoluzionare il sistema della mobilità e del trasporto, per rendere Catanzaro una Città europea sia dal punto dell'efficienza dei servizi, sia sotto l'aspetto della sostenibilità ambientale.

Si tratta del progetto più ambizioso per saldare i tre nuclei fondamentali della Città: il centro storico, la Marina, il polo direzionale del Corace dove insistono Regione e Università.

E' un investimento che ammonta a 145 milioni di euro.

Alla linea principale esistente, vale a dire la Catanzaro-Città-Catanzaro Lido, di circa 11 chilometri, si aggiungerà una nuova linea denominata "C" di 5 chilometri che dall'interscambio di Dulcino porterà al campus universitario/policlinico, alla Cittadella regionale e alla stazione RFI di Germaneto, con tre fermate dedicate.

Da Catanzaro Sala a Catanzaro Lido, invece, l'attuale linea ferroviaria verrà totalmente rinnovata e raddoppiata (assumendo le denominazioni di "Linea A" e "Linea B"), nella maggior parte dei casi riutilizzando il sedime ferroviario dismesso nel 2008 delle FS che affianca l'attuale tracciato FdC, e l'attraversamento del quartiere di S.Maria sarà totalmente sotterraneo, con tanto di costruzione della nuova stazione, per ricucire quel tessuto urbano da decenni "spezzato" dalle due linee ferroviarie FC ed FS (quest'ultima dismessa, appunto, nel giugno 2008).

Tra Catanzaro Lido e Catanzaro Sala sorgerà anche una nuova fermata, denominata "Magna Grecia", tra la stazione di Catanzaro Lido e la fermata di Aranceto, a servizio del popoloso quartiere di Fortuna.

I tempi di percorrenza previsti tra Catanzaro Centro e la Stazione RFI di Germaneto (linea C) sono di circa 15 min. che si riducono a circa 13 min. per il Policlinico. Mentre tra Catanzaro Centro e Catanzaro lido (linee A - B) sono di circa 20 minuti.

Ed era del tutto evidente che la realizzazione della metropolitana andava messa all'interno di un progetto più complessivo con due obiettivi fondamentali:

- mettere in relazione la metropolitana con la rete ferroviaria italiana e dunque con lo sguardo rivolto ai collegamenti con Lamezia Terme e i suoi snodi ferroviari ed aeroportuali;

- rendere sostenibile economicamente il sistema, correlandolo ai trasporti pubblici esistenti (gomma, funicolare) e potenziandolo con parcheggi e interscambi.

Il primo obiettivo è sostanzialmente contenuto nel Protocollo d'Intesa con cui Regione e RFI s'impegnano per la realizzazione del collegamento ferroviario veloce "aeroporto– stazione Lamezia Terme centrale – Germaneto – Catanzaro lido", sottoscritto dal Presidente Oliverio e dall'Amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) Maurizio Gentile.

La velocizzazione e l'ammodernamento della linea esistente Catanzaro lido - Nicastro-stazione di Lamezia Terme, integrata con il collegamento diretto all'aeroporto, rappresenta un intervento strategico per la Calabria. Si raggiunge, da un lato, l'obiettivo di ricucitura reale del sistema ferroviario ionico con la ferrovia tirrenica; dall'altro lato, mira ad integrare fortemente la stazione di Lamezia Terme con l'aeroporto, così da costituire uno snodo unico e cruciale per la Calabria.

A ciò occorre aggiungere lo studio di fattibilità per l'ammodernamento della tratta Catanzaro/Cosenza delle Ferrovie della Calabria. Si realizzerebbe così un servizio di collegamento rapido tra le due città attraverso una rete rimodernata e potenziata in grado, così, di svolgere un ruolo fondamentale nello sviluppo dell'area centrale della Calabria, fungendo da anello di collegamento tra la metropolitana di Catanzaro e quella di Cosenza.

Il secondo obiettivo – vale a dire il potenziamento del sistema dei parcheggi e degli interscambi – è invece oggetto dell'Accordo di Programma che firmeremo quest'oggi, dopo che il Consiglio comunale l'avrà approvato.

L'accordo è frutto di un intenso lavoro che ha interessato la burocrazia regionale, quella comunale, i tecnici e i progettisti, nonché gli esperti dell'AMC, la nostra azienda dei trasporti.

Gli impegni che assume la Regione Calabria sono notevoli.

Ricordo quelli principali: oltre alla realizzazione della metropolitana, i cui lavori sono stati avviati e procedono a buon ritmo, sono previsti:

- il finanziamento dello snodo multimodale nell'area del Musofalo, con relativi parcheggi e sistemi ettometrici;

- la riqualificazione del parcheggio del Politeama;

- l'implementazione di sistemi per la mobilità sostenibile tipo car e bike sharing;

- il riefficientamento e la riqualificazione del collegamento esistente tra il piazzale dell'ex stazione di Catanzaro Sala e quello della funicolare, compreso il relativo prolungamento con sistemi ettometrici (ascensori o scale mobili) sino alla fermata del sistema metropolitano;

- la realizzazione di un sistema integrato di parcheggi di prossimità nel centro storico di Catanzaro (piccoli parcheggi per un totale di 200 posti auto), finalizzati a motivare e ottimizzare l'utilizzo del sistema metropolitano da parte dei residenti del centro storico e dei fruitori dei servizi amministrativi e commerciali, disincentivando l'utilizzo del mezzo privato;

- la realizzazione dei lavori di potenziamento tecnologico ed efficientamento della Funicolare tra Catanzaro Sala e Piazza Roma;

- il completamento del parcheggio della Cittadella regionale secondo le previsioni del progetto generale approvato dal Comune di Catanzaro, anche al fine di renderlo parcheggio di scambio tra l'area di Germaneto ed il Sistema metropolitano;

- la riqualificazione architettonica e funzionale delle fermate del tracciato metropolitano del centro città, denominate Via Milano – Tribunale e Pratica;

- il relativo parcheggio di scambio, di almeno 120 posti auto, alla Fermata di Via Milano, adoperando parte dell'attuale sedime destinato alla sosta degli autobus extraurbani da cedere al termine dei lavori al Comune di Catanzaro;

- la sistemazione a parcheggio di scambio delle aree dell'attuale stazione di Santa Maria delle Ferrovie della Calabria non interessate dai lavori del nuovo sistema metropolitano;

- il prolungamento del percorso ciclopedonale previsto nel progetto del sistema metropolitano dall'area della stazione sino al water front di Catanzaro Lido attraverso il parco pubblico dell'ex Gaslini;

- un'arteria stradale di collegamento diretto tra il quartiere Gagliano e la Stazione delle Ferrovie della Calabria (fermata urbana del sistema metropolitano) con la conseguente soppressione del sottopasso esistente in località Lenza di sezione inadeguata al transito veicolare;

- la riqualificazione dell'ex stazione delle Ferrovie dello Stato di Catanzaro Sala e le relative pertinenze da destinare a sede delle FdC e relativo centro di manutenzione e deposito degli autobus extraurbani.

Rispetto a questo ultimo punto, vorrei chiarire ancora una volta il mio pensiero.

La città non può permettersi di lasciare la vecchia stazione di Sala nell'attuale stato di abbandono. Poiché il Sistema Metropolitano permetterà a tutti i cittadini di raggiungere dal centro in pochi minuti, circa 15', la stazione RFI di Germaneto – oggi sottoutilizzata – la soluzione di realizzare la sede delle Ferrovie della Calabria con centro di manutenzione dei bus extra-urbani appare la più concreta ed attuabile.

Confermo comunque la mia disponibilità ad aprire un confronto con il Ministero delle Infrastrutture, con RFI, con la Regione sulla possibilità che la stazione di Sala venga riattivata da Trenitalia e RFI, inserendola in un nuovo progetto di collegamenti da e per Lamezia Terme, anche perché questa eventuale soluzione – assolutamente auspicabile – non confligge né con il Sistema metropolitano né con l'odierno accordo di programma.

Arrivo alle conclusioni.

Io sono certo che il dibattito che seguirà apporterà contributi positivi e costruttivi.

Ritengo – senza indulgere alla retorica – che questa è una giornata storica per il Capoluogo e per la Calabria.

Si prende collettivamente atto che il futuro della Calabria passa dal futuro delle sue Città e – tra queste – Catanzaro assume un'importanza fondamentale.

Noi pensiamo ad una Catanzaro che sia un luogo fertile per la conoscenza e l'innovazione, per la cultura e i servizi ai cittadini, per l'affermazione dei diritti e per la salvaguardia dell'ambiente.

La Catanzaro Città-Regione non ha confini e deve diventare sempre di più motore dell'economia, luogo di connettività, creatività e innovazione, cultura e formazione, modello per servizi capaci di affrontare le nuove sfide della società.

Oggi, con la firma dell'accordo di programma sul Sistema Metropolitano e sull'Intesa per l'integrazione degli ospedali, poniamo tutti assieme le basi per la costruzione della Città-Regione e per questo sforzo ringrazio ancora il presidente Oliverio che ha percepito l'importanza di questa partita, che è strategica e vitale non solo per i cittadini del Capoluogo, ma ritengo per tutti i calabresi".