Reggina, sconfitta e fischi: passa la Sicula Leonzio, decide Marano

regsldi Paolo Ficara - Autopenalizzati. Dopo la sconfitta patita a Rieti, la Reggina riesce a perdere anche tra le mura amiche contro la Sicula Leonzio, sprecando di fatto i 4 punti restituiti dalla Corte d'Appello. La prima sconfitta interna della gestione Drago è firmata dal centrocampista Marano, che al 28' stacca sul secondo palo e trova impreparato Confente. Oltre qualche giocata individuale di Strambelli, nei restanti tre quarti di partita non c'è granchè da segnalare a livello né di manovra, né di occasioni.

GLI SCHIERAMENTI – Drago sceglie Baclet in attacco, durante il primo tempo prova ad allargare Bellomo a formare talvolta un tridente con Strambelli dall'altro lato. Salandria messo fuori ruolo come terzino sinistro, risulta comunque tra i meno peggio. Le novità di assetto sono tutte da parte di Vincenzo Torrente, che si affida ad un 4-3-3 che sa di 4-5-1: Sicula Leonzio tutta dietro la linea della palla, sembra più una squadra da trasferta.

VANTAGGIO SICULA - Gli ospiti spendono tantissime energie nell'occupare più zone possibile in fase di ripartenza, oltre a vincere la maggior parte dei contrasti: segno di brillantezza superiore. Una gara che appare equilibrata, viene sbloccata al 28' dopo gli sviluppi di un corner: Esposito non consente a Zibert di uscire, Russo da sinistra riesce a crossare a rientrare, Marano sul secondo palo schiaccia da pochi passi sorprendendo un incerto Confente. L'unico a provarci nella Reggina è Strambelli, che disegna una parabola insidiosa dalla bandierina e poi tenta il colpaccio da 50 metri.

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POCHISSIMA REAZIONE - All'intervallo entra Franchini in luogo di Zibert, ma Drago non modifica l'assetto né tantomeno si assiste ad una svegliata sul piano del ritmo, vero problema della prima frazione. Il pubblico fischia Baclet, nel momento in cui viene richiamato in panchina per far spazio a Martiniello. Si sentono le assenze di Doumbia e Tassi.. è la Leonzio a sfiorare un paio di volte il raddoppio, prima sugli sviluppi di un corner battuto bene dall'ottimo ex Squillace, poi con D'Angelo smarcato da un tacco di Miracoli ma chiuso da Confente. Una traversa colpita da Strambelli, da posizione simile a quella del 3-0 sul Catania, rappresenta il più grande quanto isolato tentativo.

GESTIONE DRAGO DEFICITARIA - Entrambe le squadre andavano in cerca di una vittoria che le riavvicinasse alla zona playoff. La maggior convinzione è appartenuta sicuramente alla Sicula Leonzio, ma non si possono negare soprattutto i demeriti di una Reggina che non è mai decollata sotto la gestione Drago, fatta eccezione per il 3-0 sul Catania. Troppo poco. Squadra che rimane a debita distanza anche dalla curva dopo il 90', venendo subissata dai fischi. Sotto gli amaranto, in classifica, sono rimaste solo le squadre che lottano per evitare il playout. Se è destino che non si arrivi ai playoff, servono almeno orgoglio e dignità.

REGGINA-SICULA LEONZIO 0-1

Marcatore: 28′ Marano

REGGINA (4-3-1-2): Confente; Kirwan, Gasparetto, Conson, Salandria; Zibert (46′ Franchini), De Falco, Marino (76′ Tulissi); Bellomo (78′ Sandomenico); Strambelli, Baclet (53′ Martiniello). A disposizione: Vidovsek, Farroni, Ciavattini, Pogliano, Redolfi, Solini. Allenatore: Drago.

SICULA LEONZIO (4-3-3): Pane; De Rossi, Laezza, Ferrini, Squillace; Esposito (57′ Gammone), Megelaitis, Marano; D'Angelo, Miracoli, Russo (73′ Petta). A disposizione: Polverino, Talarico, Giunta, Rossetti, D'Amico, Milesi,Vitale, Cozza, Palermo. Allenatore:Torrente.

Arbitro: Panettella di Bari

Ammoniti: Laezza, Bellomo, Gammone, Salandria, D'Angelo