Reggina: altra impresa di Luca Gallo, ma in pochi se ne sono accorti

gallomagliamarchiodi Paolo Ficara - Un altro pienone. È quello che chiede la Reggina in occasione della sfida di domenica contro il Catania. I prezzi popolari consentiranno di offrire un buon colpo d'occhio, nella doppia diretta di Eleven Sports e Sportitalia. A lungo raggio, la media spettatori può tornare utilissima qualora si registri una defezione in Serie B. L'ipotesi di un ripescaggio la tratteremo solo se si creerà l'eventualità, ma i numeri si registrano adesso.

IL MIRACOLO SILENZIOSO – L'entusiasmo portato alle stelle grazie all'ottimo impatto mediatico, è un risultato di cui il Presidente Gallo deve andare orgoglioso. Ma c'è un altro evento non spettacolarizzato, sicuramente di portata superiore ad altri. Lo scorso 11 marzo si sono seduti allo stesso tavolo il primo cittadino, la curatela fallimentare della Reggina Calcio, oltre alla Reggina stessa. Queste tre componenti erano state dipinte come compartimenti stagni, intente nei mesi scorsi solo a pugnalarsi alle spalle per favorire chi l'uno e chi l'altro. Questo mitologico quanto inesistente clima di presunto astio e/o di guerra reciproca, ora non si respira più nemmeno all'esterno. Il fatto che tutte le componenti siano impegnate sullo stesso fronte, ossia il progetto stadio, è fin qui il secondo principale successo di Luca Gallo. Dopo quello del marchio, per il quale si attende a breve il bando per la vendita definitiva.

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PROGETTO TECNICO DA RIFARE? – Di contro, l'aspetto negativo è rappresentato dal rendimento della squadra. Ma non solo. Gli errori si dovevano mettere in conto, l'abbiamo sempre ribadito. Bucare l'attuale stagione non è grave, incide quella maledetta penalizzazione. Ma si è già in una fase utile per capire cosa serve e soprattutto cosa non serve, in vista della prossima stagione. Il riferimento va a dirigenti, staff tecnico nonché squadra. Sicuri sia già una fuoriserie, in grado di competere per il vertice con qualche ritocco? Al momento non è il caso di andare sui singoli. Stiamo solo dicendo che partire col piede sbagliato anche nella prossima stagione, sul piano tecnico, rappresenterebbe una perdita di tempo nonché di denaro. Se è vero che piazze come Benevento o Lecce ci hanno impiegato anni, buttando decine di milioni, prima di raggiungere la Serie B, significa che non bisogna assolutamente copiarne gli errori.

NELL'IMMEDIATO – Il Catania verrà a Reggio in stato di grazia, dopo aver inflitto la prima sconfitta stagionale alla capolista Juve Stabia. Da notare come le Vespe, nelle ultime 6 gare, abbiano piegato solo la Reggina con l'evitabile golletto che ricordiamo. Allo stesso modo, bisogna evidenziare come la prestazione meno deprimente della gestione Drago sia stata quella di Castellammare. Gli etnei potrebbero rappresentare il tipo di avversario ideale, da affrontare in questo momento per gli amaranto. Il pronostico non è affatto chiuso. Ed occhio a Walter Novellino, ex dal dente avvelenato. Chissà se, a 10 anni di distanza da quel meritato esonero in B, si metterà a provocare l'ambiente. Solo una vittoria potrà rilanciare le ambizioni playoff per la Reggina, in attesa che l'handicap venga decurtato di due punti.