Girella a Radio Reggio Più: "Non utilizzerò il nome Reggina Calcio per fare professionismo"

girellaUn futuro che si può percorrere ancora insieme. Antonio Girella ha parlato a 360 gradi su ciò che può avvenire all'interno del Sant'Agata e con la sua società dilettantistica, la Magna Grecia – Reggio FC, che gestirà il marchio Reggina Calcio per la prossima stagione. Ospite di Radio Reggio Più, Girella ha avuto modo di confrontarsi in diretta con Massimo Taibi, ds della Urbs Reggina 1914: i due sono riusciti a smussare degli angoli, riaprendo forse il discorso per accogliere la prima squadra cittadina in via delle Industrie.

"Davanti al primo cittadino, ha preso impegno per non creare problemi con il marchio – ha dichiarato Taibi, in diretta telefonica - Ci ha fatto i conti dei costi per primo e secondo campo, manutenzione ordinaria e straordinaria, più il prezzo giornaliero per ogni singola stanza in foresteria. Abbiamo deciso che non ci entriamo, e lo ringraziamo per essersi messo a disposizione. Questa è la pura e semplice verità. Abbiamo detto che possiamo usare noi il nostro trattore, per risparmiare. Lui ha risposto che dobbiamo rivolgerci ad una società. Questo non significa che il signor Girella ci avrebbe guadagnato, ma è quello che ci siamo detti. Ha investito, ha diritto di recuperare il capitale investito".

"Ho chiesto solo le spese. Più volte, ho provato a sapere la richiesta della Reggina. L'unico preventivo che ho, è quello della ditta di manutenzione – ha risposto Girella, presente in studio - Non ho i mezzi per una manutenzione del campo in erba, trattandosi di un solo anno non vado a fare questo tipo di investimenti. La ditta da me indicata è la Germinal. Se un giocatore si fa male, la responsabilità è mia".

Il chiarimento in diretta è stato utile, al punto che i due protagonisti hanno convenuto di risentirsi privatamente per trovare una soluzione

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Girella ha poi risposto sulla questione marchio: "Acquistare un bene è diverso dalla gestione di un bene. L'azienda comprende tutto, non solo il marchio. Ho preso un impegno con curatela e creditori per gestire e valorizzare questi beni. Se lo tengo nel cassetto, creo un danno. Valuteremo quale progetto crea danni e quale crea benefici. Dipenderà anche dalla presenza della Urbs al Sant'Agata, non voglio staccare completamente il marchio dal nome Reggina. Se mi chiamerò Reggina Calcio? Non lo so. Sono d'accordo che non bisogna sminuire il nome, valuteremo la volontà dei tifosi a riconoscerla come Reggina Calcio, senza contrasti con l'Urbs. L'importante è che non venga utilizzato per fare professionismo. Dobbiamo riconoscere la Urbs Reggina come società che ci rappresenta nel calcio nazionale. L'attività amatoriale può supportare, non togliere. Può anche darsi che io richieda la modifica della denominazione da Reggio FC a Reggina Calcio, e la Figc mi risponda che i termini sono scaduti".