Ballo in maschera al 'Granillo': 0-0 tra Reggina e Francavilla

reggfrancdi Paolo Ficara - Ogni scherzo vale, e chi si offende è... Forse il pubblico di fede amaranto ha dimenticato di essere in pieno carnevale, nel fischiare la prova offerta dalla Reggina sul palco, pardon, su quel che resta del prato del 'Granillo'. Di scena non c'è il Putignano, bensì la Virtus Francavilla, ma cambia poco. Il copione è identico a quello visto una settimana fa contro il Fondi: uno scialbo 0-0, gara mai decollata sul piano del ritmo e portieri inoperosi.

GLI INVITATI – Samb è preferito a Sparacello come partner di Bianchimano, ci può stare. Vista la particolare occasione, Maurizi preferisce l'esperienza di Laezza alla freschezza di Auriletto, che aveva giocato troppo bene nelle precedenti uscite. D'Agostino forse rivede sé stesso in Lugo Martinez, e piazza l'ex Bisceglie in mezzo al campo. Di punta Partipilo e Parigi.

NON FACCIAMOCI DEL MALE – I tecnici tradiscono fin dall'avvio l'intenzione di non perdere. Una Reggina priva di piedi raffinati, non fa altro che menarla in avanti per i lungagnoni Bianchimano e Samb, che sono alti ma non incisivi. Castiglia ci prova dalla distanza, ma manda ampiamente a lato. Prima dell'intervallo Partipilo sfugge a Laezza, mette nell'area piccola da sinistra, ed Armeno arriva prima di un avversario quando il pallone era ormai ad un metro dalla linea di porta.

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CHI È IL BUFFONE? – Maurizi è il primo a pescare dalla panchina, mettendo Sparacello al posto di Samb. Ben quattro i campi di D'Agostino, che prova a modificare le caratteristiche di centrocampisti ed attaccanti senza spostarsi dal 5-3-2. Dentro anche Alessio Viola tra le fila pugliesi. Dopo un paio di tentativi velleitari di Armeno, da posizione defilata, dalla tribuna si alza il coro "buffone, buffone": non sappiamo verso chi fosse indirizzato, ma il pubblico coltivava la speranza che qualche pulcinella si girasse. Non soddisfatti, i tifosi hanno invocato a gran nome Tulissi.

GEGÈ LA MEDUSA – Il numero 7 è invece convinto che il proprio allenatore si sia travestito da medusa: temendo di essere pietrificato dal suo sguardo, non si volta mentre lo stesso prova timidamente ad impartirgli (crediamo, non vorremmo essere querelati per una errata interpretazione) delle indicazioni tattiche. Con un quarto d'ora scarso a disposizione, Tulissi si piazza alle spalle delle punte, provando ad inventare qualcosa. Riesce a dare vivacità al match, ma il terreno del 'Granillo' non lo aiuta quando c'è da impattare di prima intenzione, dopo un buon uno-due con Bianchimano.

BALLO O SFILATA? – La gara tra Reggina e Francavilla, temporalmente, si pone a metà tra i balli in maschera del sabato sera, e la sfilata dei carri allegorici della domenica pomeriggio. La partita può essere paragonata più alla prima fattispecie, trattandosi pur sempre di un lento. Nessuno ha pensato di travestirsi da poliziotto, per dare vivacità. Maurizi può godersi il secondo clean sheet consecutivo, l'ultima sconfitta resta quella del 23 dicembre col Rende. Oggi forse ha perso lo sport, ma i conti si fanno alla fine.

REGGINA – V.FRANCAVILLA 0-0

REGGINA (5-3-2): Cucchietti; Hadziosmanovic, Laezza, Ferrani, Pasqualoni, Armeno; Marino (78' Tulissi), Fortunato, Castiglia; Samb (56' Sparacello), Bianchimano. A disposizione: Licastro, Turrin, Gatti, Auriletto, Provenzano, Amato, Giuffrida, Condemi, Bezziccheri, Franchi. Allenatore: Maurizi.
V.FRANCAVILLA (5-3-2): Saloni; Pino, Prestia, Maccarrone (79' Sbampato), Agostinone, Albertini; Folorunsho, Lugo Martinez (69' Triarico), Sicurella (62' Biason); Partipilo (61' Viola), Parigi (61' Anastasi). A disposizione: Albertazzi, Colonna, Madonia, D'Amicis, Mastropietro, Arfaoui, Demoleon. Allenatore: D'Agostino.

Arbitro: Capone di Palermo
Ammoniti: Fortunato, Ferrani, Agostinone