Reggina, la diritta via s'è smarrita: 0-0 in casa col Bisceglie

reggbiscdi Paolo Ficara - Vicolo cieco. È quello in cui sembra essersi cacciata la Reggina, squadra ormai appiattita e sterile, fermata sullo 0-0 in casa dal Bisceglie dopo due sconfitte consecutive. Una traversa per parte nel primo tempo, mentre l'imprecisione dei pugliesi nella ripresa è servita quantomeno a muovere la classifica con un pareggio. È bastata un po' di combattività agli uomini di Zavettieri, per venir fuori indenni dopo un primo quarto d'ora di pressione.

DI LIVIO FUORI – Confermate le indicazioni della vigilia per quanto riguarda le scelte di Agenore Maurizi, che schiera Fortunato dal primo minuto sulla trequarti. Una mossa utile più che altro per tenere a bada Vrdoljak, regista del Bisceglie. Zavettieri dispone i suoi con un 4-3-3, dando fiducia a Montinaro come ala sinistra: il 22enne lo ripagherà con una buona prestazione, macchiata da un erroraccio con Cucchietti che aveva lasciato sguarnita la porta.

--banner--

LEGNI PREGIATI – Al 12' Crispino si dimostra in difficoltà con i piedi, consentendo alla Reggina di recuperare palla sulla trequarti e liberare al tiro Bianchimano: il destro sbatte sulla traversa e rimbalza vicino alla linea bianca, ma non è gol. L'arbitro si consulta con l'assistente dopo le vibranti proteste degli amaranto, ma la moviola sembra dargli ragione. Rimarrà l'unica vera occasione per i padroni di casa. Poco più tardi, Lugo Martinez "pareggia" i conti: punizione dalla lunga distanza del paraguagio, barriera aggirata ma pallone sulla traversa.

NIENTE INVENZIONI - L'innesco involontario di un idrante e un tentativo di Marino dopo uno dei tanti sfondamenti di Porcino a sinistra, rappresentano le poche altre emozioni del primo tempo. Se i 22 in campo inventano ben poco, gli allenatori non è che si elevino: cambi scolastici sia per Zavettieri che per Maurizi, rimasti innamorati dei rispettivi moduli per tutta la gara. Ma già dalla mezz'ora risultava evidente che la partita a scacchi necessitava di uno spostamento di pedine.

PIÙ BISCEGLIE CHE REGGINA – Le occasioni più nitide della ripresa sono di marca pugliese. Un sinistro di Partipilo sibila a lato, ma è Montinaro in contropiede a non centrare la porta con Cucchietti rimasto a metà del guado, dopo aver accennato un'uscita a centrocampo. Il fresco Azzi crea l'unica difficoltà del match ad un attento Di Filippo, centrando solo l'esterno della rete. A parte un paio di giocate di Di Livio, ancora però non in grado di fare la differenza che ci si aspetta da un ragazzo con le sue qualità, risulta nullo l'apporto di Sparacello, subentrato come al solito al vivace Tulissi. Dura solo 10 minuti la partita di Garufi, uscito per infortunio dopo aver preso il posto di Marino.

È COME L'ANNO SCORSO? - Siamo costretti a sottolineare un decadimento delle prestazioni da parte della Reggina, simile a quello dello scorso campionato. Troppo pochi i due punti conquistati nelle ultime quattro partite, pericoloso l'arretramento in classifica. Rimaniamo convinti della bontà dell'organico, ma è evidente un calo di motivazioni. L'assenza del tifo organizzato risulta particolarmente pesante, in una fase in cui ci sarebbe da mettere pressione alla squadra. Quella pressione che, a vedere le partite, forse non sta arrivando dall'interno.

REGGINA – BISCEGLIE 0-0

REGGINA (4-3-1-2): Cucchietti; Pasqualoni, Laezza, Di Filippo, Solerio; Marino (73' Garufi, 83' Bezziccheri), De Francesco, Porcino; Fortunato (60' Di Livio); Tulissi (73' Sparacello), Bianchimano. A disposizione: Licastro, Turrin, Auriletto, Gatti, Maesano, Tazza, Amato, Silenzi. Allenatore: Maurizi.
BISCEGLIE (4-3-3): Crispino; Delvino (62' Migliavacca), Petta, Markic, Jurkic; Risolo (62' D'Ancora), Vrdoljak, Lugo Martinez; Partipilo (57' Azzi), Jovanovic, Montinaro. A disposizione: Vassallo, Alberga, Raucci, Toskic, Giron, Gabrielloni, Boljat. Allenatore: Zavettieri.

Arbitro: Marcenaro di Genova
Ammoniti: Porcino, Pasqualoni, De Francesco, Bianchimano