Regionali, Toninelli (M5S): “Sbagliato non candidarsi per paura di perdere”

"Come sapete tra poche settimane si votera' in Emilia e in Calabria. Il risultato di quello che e' stato impropriamente definito 'esperimento Umbria' col patto civico, ma che in realta' era un'alleanza col Pd su un nome civico, ha portato alcuni del M5S a ragionare di non candidarsi neppure. Nonostante in quei territori ci siano tante persone per bene che sotto quel sogno chiamato M5S hanno messo impegno e dedizione. Nonostante risultati straordinari gia' conseguiti: per esempio il salvataggio e il rilancio del porto di Gioia Tauro, vero polmone economico dell'intera Calabria." Lo scrive in un post su facebook il senatore Danilo Toninelli. "Ma quali sarebbero le ragioni di questo ritiro dal campo, senza neppure giocare la partita? Il consenso, appunto, o meglio la sua perdita. Quella roba che vi ho descritto sopra. Cioe' l'effimera sensazione di vicinanza a un partito che i cittadini hanno, a volte, dopo il filtro dei media di Sistema.

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"Il M5S e' un progetto politico fatto di cittadini che hanno deciso di alzare la testa e cambiare le cose in prima persona e attraverso l'intelligenza collettiva. Anche uno solo di questi cittadini, capaci e volitivi, puo' fare la rivoluzione e determinare il cambiamento. Perche' da noi gli eletti sono chiamati portavoce, cioe' sono coloro che portano dentro le istituzioni le voci di chi sta fuori. Ebbene, siccome noi siamo il M5S, a me pare tanto che non candidarsi sia l'esatto opposto di quel "non mollare mai" che da sempre ci ispira. Una scelta che sembra voler servire solo a non incolpare qualcuno in particolare, Luigi (Di Maio, ndr) in primis, per l'ennesima sconfitta. Ma nessuno si deve sentire l'unico o il principale colpevole. Per il semplice fatto che nel M5S all'io egocentrico si contrappone il noi condiviso. Quindi tutti responsabili, ma mai rinunciatari", scrive Toninelli. "Non candidarsi significherebbe lasciare un vuoto di speranza e piegarsi a quella narrazione di Sistema gia' pronta a titolare "ennesima sconfitta"".