Regionali, Occhiuto: "Andremo avanti anche senza la Lega, pensiamo a risolvere problemi dei calabresi"

occhiutomario1210Nessuno stop, anzi. E' quanto fa capire il sindaco di Cosenza nonché candidato designato ieri da Forza Italia per il centrodestra alle elezioni regionali, Mario Occhiuto, dopo il "no" arrivato dalla Lega.

"Il nostro progetto politico e' fondato su molte idee importanti e siamo aperti a condividerlo con gli altri. Aspettiamo queste condivisioni: se non ci saranno andremo avanti comunque, come abbiamo sempre detto".

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"Noi - ha sostenuto Occhiuto - siamo partiti gia' da tempo anche su sollecitazione di molti movimenti civici e di molte persone che ritengono che anche in Calabria sia possibile cambiare sulla base anche di quello che abbiamo fatto a Cosenza. E' stata una scelta non tanto basata sulla mia persona quanto sul lavoro fatto in questi anni nella citta' di Cosenza, a dimostrazione che tutto si puo' fare. Siamo partiti da tempo, abbiamo un progetto politico che stiamo portando in giro, un progetto - ha sostenuto ancora il candidato forzista alla presidente della Regione - ovviamente aperto. Forza Italia ha aderito da tempo, ieri c'e' stata questa ufficializzazione del partito anche a livello nazionale".

E ancora: "Noi pensiamo di dover parlare ai calabresi dei problemi dei calabresi e i calabresi devono decidere con la propria volonta' quale dev'essere il futuro della loro regione".

Occhiuto parla poi del valore di un centrodestra unito, spiegando attraverso i microfoni dell'Agi che in questo momento sono altre le priorità.

"Spesso calare i candidati dall'alto non ha risolto i problemi della Calabria. Qui non e' tanto importante fare le campagne elettorali, e' importante risolvere i problemi della Calabria: tra poco ci sara' uno spopolamento non solo dei borghi ma anche delle citta'. Oggi purtroppo tantissimi giovani, anche laureati e che sono il capitale umano e sociale su cui puntare, stanno andando via perche' al nord offrono lavoro e qualita' della vita. Quindi, se continuiamo cosi', non andiamo da nessuna parte. L'unita' quindi e' un valore ma e' soprattutto uno strumento per raggiungere l'obiettivo del cambiamento, ma se il cambiamento non e' possibile...".

Per l'attuale primo cittadino di Cosenza non si tratta però di una questione personale.

"Se fosse per me potrei farmi benissimo da parte, tutte le cose belle sono contrastate, come questa candidatura, ma io sono spinto da tante persone. E' una missione. Oggi non e' tanto fare il governatore per gestire il potere, il governatore deve gestire i problemi e soprattutto deve avere una visione del futuro della Calabria. Quindi abbiamo tantissime persone che ci spingono in questo progetto, che credono in questo progetto: mollare questa loro convinzione - ha spiegato il candidato di Forza Italia alla presidenza della Regione - mi sembra una cosa assurda e mi sembra anche fare del male a tutte queste persone. Noi ci mettiamo in discussione. Lo abbiamo fatto, perche' abbiamo queste spinte e ci crediamo e uno nella vita pensa anche di essere utile alla societa'. Vi assicuro che non e' una questione personale, non e' neanche una velleita', ma - ha concluso Occhiuto - e' la volonta' e anche la convinzione che in Calabria si puo' cambiare, e questo lo dobbiamo ai nostri figli".

E sulle questioni giudiziarie, che proprio dalla Lega vengono considerate un impedimento per la sua candidatura, aggiunge: "Il garantismo non si puo' fare a fasi alterne. Nella mia vita - ha sostenuto Occhiuto all'Agi - ho lavorato ad altissimi livelli, ho fatto il professionista, l'imprenditore, il sindaco. Mi sono sempre messo in discussione. E' chiaro che in questo modo ci si fanno anche dei nemici, ci sono le denunce".

"Capisco che ci possano essere anche delle attivita' e dei procedimenti giudiziari, ma mi sembra strano che certi discorsi possano essere sollevati da chi fa del garantismo una bandiera del proprio partito, e che tra l'altro e' stato difeso dagli alleati in tutte le questioni che hanno riguardato il proprio partito. Il garantismo non si puo' fare a fasi alterne o per soggetti diversi da quelli che interessano direttamente".

"In politica i veleni sono sempre all'ordine del giorno. Non mi spaventano, perche' alla fine e' una missione quella di fare qualcosa per la societa'. Attraverso la politica questo e' possibile. Poi, non possiamo indietreggiare davanti ai veleni. Ci siamo ormai abituati, dopo oltre 8 anni, non e' una cosa bella, non ci si abitua facilmente, ma bisogna comunque andare avanti".

Poi l'appello ad Oliverio: "Aveva detto che si sarebbe votato il prima possibile. Quindi auspicavo che questa agonia del Consiglio regionale, nel quale ormai non c'e' neanche una maggioranza, potesse terminare al piu' presto, ora - ha sostenuto - mi sembra che abbia cambiato idea e voglia farlo nella data piu' lontana possibile. Questa e' una facolta' che ha il presidente, aspettiamo. La Calabria ha bisogno di cambiare il prima possibile. Oggi ritardare questo cambiamento e soprattutto restare in questo stato di agonia, nel quale nessuno lavora ai progetti per la Calabria, significa solo - ha concluso - aggravare la situazione".