Commissariamento sanità, Oliverio prepara l’offensiva: “Valuto iniziativa con altre Regioni”

oliverio marioregione500"Sto valutando assieme alle altre Regioni, per il 13 dicembre, quando e' stata convocata una conferenza Stato-Regioni, un'iniziativa perche' non e' possibile che i poteri costituzionali vengano mortificati e messi sotto ai piedi, senza peraltro risultati a fronte dell'esperienza del commissariamento della sanita' regionale". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria parlando con i giornalisti a Catanzaro.

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"Il ruolo di supplenza che il commissario ad acta avrebbe dovuto svolgere rispetto al potere ordinario della Regione - ha aggiunto Oliverio - si e' rivelato assolutamente fallimentare".
Lo scorso 7 dicembre, in Consiglio dei Ministri è stata approvata la nomina dei commissari e subcommissari ad acta per la sanita' di Calabria e Molise. In Calabria, il commissario e' il generale dei Carabinieri Saverio Cotticelli e il subcommissario Thomas Schael.

"Questo Governo - ha affermato il presidente della giunta regionale - e' in linea con quelli precedenti: il cambiamento agitato rispetto ai problemi della sanita' nella nostra regione non si vede. Non dimentico - ha aggiunto Oliverio - quando i rappresentanti del M5s agitavano il problema del commissariamento e lo facevano in polemica con il Governo, oltre che con il sottoscritto. Oggi, invece, sono praticamente in pieno continuismo con una linea che e' fallimentare. Non dico che sono stati loro l'origine, perche' l'origine si e' determinata nella legislatura precedente, ma adesso loro proseguono su quella strada. Anche oggi siamo in linea con questa impostazione fallimentare. Per quanto mi riguarda, ho gia' espresso la mia posizione al Governo. Non faccio questioni di nomi, ritengo l'istituto del Commissariamento fallimentare i cui risultati, dopo dieci anni, sono frutti amari. Un bilancio assolutamente negativo, come ha stabilito anche l'ultimo tavolo interministeriale, che ha confermato l'impennata del debito, la collocazione dei livelli essenziali di assistenza al di sotto della soglia minima e l'aumento dei calabresi costretti a curarsi fuori dalla regione".