Aeroporti di Reggio Calabria e Crotone, la Uil trasporti Calabria chiede confronto a Oliverio

La Uiltrasporti Calabria, chiede ufficialmente un confronto con il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio. A seguito delle molteplici vicissitudini, susseguitesi dopo l'insediamento della gestione unica degli scali aeroportuali calabresi, mediante l'avvento della S.A.CAL. S.p.A., che hanno reso protagonisti, oltre ai lavoratori, anche l'utenza calabrese; nelle settimane scorse, la segreteria regionale della UILT Calabria, aveva dichiarato lo stato di agitazione a cui è seguito un incontro presso la Prefettura di Reggio Calabria che, seppur ricco di buoni propositi, ad oggi ha portato ad un nulla di fatto in attesa dell'ennesimo incontro sindacale promesso, e non ancora convocato, entro i termini stabiliti. In prossimità di una possibile azione di sciopero, che paralizzerebbe lo scalo reggino per alcune ore, il segretario regionale Luciano Amodeo concentra la propria attenzione sulla problematica sociale creatisi con il licenziamento di molteplici unità lavorative (comprensive dell'indotto) alle quali molto è stato promesso da parte delle istituzioni, di fronte a quel nulla di concreto sino ad oggi intravisto, prendendo in tal modo le dovute distanze dalla nota diatriba sorta in questi giorni tra il primo cittadino reggino ed il presidente della S.A.CAL. "Bisogna allontanarsi dal proprio punto di vista per accorgersi del necessario intervento per il rilancio degli aeroporti di Reggio e Crotone. Si mettano in campo strategie sinergiche e competenze, tralasciando la polemica spicciola utile a far passare il tempo mentre le infrastrutture citate rischiano il declassamento, ledendo ulteriormente il diritto alla mobilità".

L'appello della UILT Calabria arriva forte e chiaro in un momento di stallo generato dalla ricerca di inutili ragioni, che distrae dall'obiettivo principale che è quello del rilancio del sistema aeroportuale regionale. Il segretario regionale Luciano Amodeo, pur riconoscendo la centralità del ruolo dell'infrastruttura lametina (HUB calabrese), che nell'ultimo anno ha fortunatamente sviluppato un volume di transito passeggeri pari ad un incremento del 1% (dati ENAC 2017), ritiene che la geomorfologia del territorio calabrese renda indispensabile la funzionalità a pieno regime degli altri due aeroporti di interesse nazionale : Reggio Calabria (città Metropolitana) e Crotone. Basti pensare che le perdite di affluenza passeggeri generatisi tra Reggio e Crotone (registrato nel 2017), non giustificano in modo oggettivo l'esiguo incremento avutosi presso lo scalo di Lamezia Terme. Ciò significherebbe che la fetta di utenza, disagiata dall'assenza di collegamenti aerei nazionali e/o internazionali, in partenza/arrivo dagli scali in questione, si sarebbe diretta verso gli scali aeroportuali di regioni limitrofe o costretti all'utilizzo di altri vettori.

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Sono molte le idee sviluppate dalla UILT Calabria che oggi, ancora una volta, si rivolge alle istituzioni affinché possano essere valutate le politiche di sviluppo più volte proposte e rimaste ferme alle cosiddette chiacchiere da bar. "E' vergognoso e disagevole assistere a quanto avvenuto nel corso degli anni, probabilmente a causa di incapacità politica e manageriale". Ovviamente attorno alla crisi dovuta alla difficile ripresa degli scali calabresi, Luciano Amodeo evidenzia le inevitabili ripercussioni avutesi nei confronti dell'indotto e delle società di handling operanti, creando nell'insieme "esodati", al cospetto dei più fortunati, per così dire, visto che ad essi spetta la denominazione di "lavoratori precari". In attesa che il presidente Oliverio possa concordare l'incontro richiesto, il segretario regionale Luciano Amodeo, auspica la massima attenzione nei confronti del ruolo strategico, quasi dimenticato, della Città Metropolitana che con l'attuazione dei necessari interventi per l'accessibilità delle infrastrutture e dell'incremento del servizio aereo e delle frequenze, vanta un bacino di utenza che, tra la provincia di Reggio e Messina, è rappresentato da un potenziale superiore al milione di persone.