Consiglio regionale, ok a larga maggioranza per legge anti-‘ndrangheta e normaziome sui “calabresi nel mondo”

consreg17aprdi Mario Meliadò - Si torna in Consiglio regionale, dopo una serie di novità politico-istituzionali importanti. La seduta d'aula inizia poco dopo le 17, coi tre nuovi assessori "rosa" in grande spolvero accanto al presidente Mario Oliverio: Maria Teresa Fragomeni, Angela Robbe e Maria Francesca Corigliano.

《Ci convince la ratio, ma – illustra l'esponente del Nuovo Centrodestra Baldo Esposito - non vediamo in concreto nella legge modalità positive né di razionalizzazione della spesa per il sol taglio da 57 a 59 dei membri, anche per la possibilità di avvalersi di consulenti e per i rimborsi dirigenziali. Non la condividiamo nel merito, la Consulta si attaglia come un carrozzone e la stessa ripartizione della spesa prevista, troppo incentrata sulle spese di rappresentanza dei nostri emigrati all'estero》.

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Il governatore Mario Oliverio ringrazia Orlandino Greco e Franco Sergio per il pdl, ravvedendovi 《innanzitutto la volontà di riannodare il rapporto coi nostri emigrati all'estero, al contempo per rilanciare anche così l'immagine della Calabria all'estero. E noi proprio uno dei "mulini" che hanno solo macinato risorse pubbliche senza implementare in alcun modo il rapporto coi calabresi all'estero, la fondazione "Calabresi nel mondo" peraltro oggetto anche di una seria inchiesta giudiziaria. E mi parlate di sprechi?, ma cosa sono 300mila euro a fronte di milioni di euro di sperperi, peraltro senza costruire in alcun modo un legame vero coi nostri conterranei all'estero? Solo populismo e demagogia, nessun imprinting assistenziale di questa legge. Guardate, sarò io a portarvi i bilanci degli ultimi 20 anni di questa sterile Fondazione, chiusa per mia precisa volontà a fronte di risultati zero, credo bisognerebbe discutere di merito; e, semmai, dei tanti calabresi illustri, che ringrazio, che hanno dato disponibilità a far parte della Consulta e farsi positivi messaggeri delle strepitose potenzialità della nostra terra, in un'ottica di sviluppo e di rilancio》.

Fausto Orsomarso (Fdi) non si rimangia il voto positivo già espresso in Commissione, ma non è convinto del metodo per propalarne la bontà, 《cioè accompagnare all'analisi positiva dello strumento un mare di critiche a quanto fatto prima. E comunque, ben venga una rinnovata attenzione ai calabresi nel mondo, ma io suggerirei a Oliverio di prestare molta più attenzione pure ai calabresi... in Calabria》. Il forzista Tallini rilancia: 《Penso che i soldi in questo settore si siano spesi male sempre, sotto ogni insegna politica e anche in questa consiliatura. Anzi, io sarei per una rivoluzione: mi farei indicare dalla Consulta un rappresentante che possa simboleggiare i calabresi nel mondo e quanto fatto in tanti Paesi stranieri, per inserirlo in Giunta... mi spiace solo che il rimpasto Oliverio l'abbia già fatto. Chiaro che stanziando 300mila euro per uno strumento che si ritiene una chiave per il rilancio pure in chiave turistica, mi sembra complicato. Quindi il voto di Forza Italia sarà favorevole, ma guardando avanti, all'effettiva applicazione》.

Mentre il presidente piddino della Quarta commissione Ambiente Mimmo Bevacqua pone l'accento pure sulle 《potenzialità della Consulta rispetto al turismo religioso》.

Alla fine, è un coro di "sì" tranne, come anticipato, per il Nuovo Centrodestra, che inaugura questa "fase 3" della consiliatura camminando raso-muro, senza far capire bene che pesce sia, radicalizzando l'opposizione dopo la revoca della presidenza della Commissione Riforme già in capo a Baldo Esposito.

Il secondo punto è un po' il "piatto forte" dell'intera seduta: la sintesi di due articolati che darà vita alla 《prima legge antimafia organica del regionalismo calabrese》, come evidenzia il presidente della Commissione consiliare contro la 'ndrangheta Arturo Bova (Mdp), che in relazione rimarca pure l'ampio ascolto di amministratori e testimoni di Giustizia, le norme volte a scoraggiare il gioco d'azzardo in chiave preventiva rispetto alle ludopatie, il supporto a cooperative e associazioni che incentivano la cultura della legalità, l'istituzione dei registri provinciali delle imprese che denunciano il racket, imprese che andranno preferite ai fini della chiamata diretta per appalti sotto i 40mila euro di controvalore.... 《C'è tanto marcio qui, ma al contempo – esulta Bova - la Calabria è anche la prima terra d'antimafia al mondo!, di eroi e martiri che non potevamo lasciare soli ulteriormente》. Mentre rileva il neoazzurro Vincenzo Pasqua che 《la legge è davvero importante e che Bova meriterebbe d'assurgere al rango di legislatore nazionale》. Complimenti del tutto condivisi da Giuseppe Giudiceandrea (Dp), che esalta 《l'adozione di una normativa di simile rilievo all'unanimità, a configurare per molti versi una giornata storica per la Calabria》.

Lo stesso Esposito conviene sull'efficacia e la qualità della norma, 《Testo unico da consegnare anche alle legislature regionali a venire》, introducendo un emendamento abrogativo dell'art. 39 comma 2, in ragione della preesistenza di un Codice etico (già Codice del buongoverno, varato nel 2005), secondo il consigliere ncd, da preservare.

A sua volta, Gianluca Gallo auspica 《maggiori investimenti nella prevenzione e nella legalità》; a fargli eco, il presidente dèm della Terza commissione Sanità Michele Mirabello (《Su temi del genere non possono esserci differenze....》) e un altro consigliere forzista come Mimmo Tallini, scettico sui risultati concreti della normazione contro lo strapotere mafioso 《in una Calabria in cui gli stessi politici potrebbero tutelarsi dal rischio di coinvolgimenti anche in cene o strette di mano imbarazzanti solo evitando di vedere gente》.

Lunga chiosa finale del presidente Oliverio, che ha tra l'altro osservato come l'ente regionale abbia 《scelto la legalità più piena, anche dicendo "no" ai subappalti e al lavoro non regolare, e con una pagina importante scritta in materia di gioco d'azzardo》.

Alla fine, a parte qualche emendamento (per esempio l'introduzione di un articolo 2bis sugli "osservatori indipendenti" come i centri studi sulle mafie e l'idea di Gianluca Gallo di dotare di una formulazione 《più penetrante》 rispetto alla "possibilità" della Giunta regionale di costituirsi parte civile in tutti i processi per mafia, guardata con cautela per la concreta possibilità di osservazioni di mano governativa perché nessuno può "obbligare" l'Ente a costituirsi), ma soprattutto al netto dell'asserita indisponibilità dell'Avvocatura a patrocinare l'Ente (da cui l'esigenza rappresentata dal dirigente Filippo De Cello di stanziare somme per mandati forensi "esterni"), allegra corsetta verso l'approvazione corale della legge: 20 presenti, 20 "via libera".

Un "disco verde" talmente vissuto con senso di liberazione, che tutti fuggono non si sa bene dove e perché, incluso Oliverio. E il "povero" capogruppo piddino Seby Romeo, nel chiedere e ottenere rapidamente l'aggiornamento a seduta (....era rimasta solo una dozzina di consiglieri presenti, opposizione inclusa) a nome di tutti i gruppi consiliari, viene apostrofato dal collega dèm e presidente della Commissione Bilancio Giuseppe Aieta: 《Incredibile che la richiesta di rinvio arrivi proprio dal Pd...》.

In breve, però, tutto è chiarito. Saranno affrontate in altra sessione di lavori consiliari le leggi sulla valorizzazione dell'"invecchiamento attivo" e sul potenziamento del Comitato di garanzia per gli extracomunitari richiedenti asilo e il provvedimento amministrativo sul riaccertamento dei residui attivi e passivi ai fini del bilancio.